L’articolo 1 sul rendiconto generale dello Stato non passa alla Camera. Una bocciatura che potrà avere gravi risvolti politici, giacché la mancata approvazione del primo articolo preclude i lavori sul restante ddl riguardante l’assestamento del bilancio 2010.
Che cos’è il rendiconto generale dello Stato? Si tratta di un obbligo costituzionale. il provvedimento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica, rende conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
Si tratta dunque di un testo impossibile da respingere omodifica, perché contiene cifre insindacabili. La sua bocciatura non può che avere valenza politica.
Le dimissioni di Silvio Berlusconi sono state immediatamente richieste dalle varie frange dell’opposione. Da Franceschini a Bocchino il coro è stato unanime: ‘Il premier prenda atto che la maggioranza non c’è più e agisca di conseguenza‘.
Antonio Di Pietro, leader di Italia dei Valori, ha indirizzato un messaggio al presidente della repubblica Giorgio Napolitano chiedendogli di ‘mettere fine a questo Governo, perché l’esito del voto sul rendiconto equivale ad una mancanza di fiducia‘ . Gianfranco Fini ha parlato ‘di un fatto gravissimo e senza precedenti‘. Per Stefano Fassina, responsabile Economia della segreteria del Pd, ‘ La bocciatura in materia di bilancio, specie in un periodo in cui Btp ed economia reale attraversano una fase di grave incertezza, deve portare alle dimissioni del Governo in carica‘.
Nel Pdl, malgrado i tentativi di minimizzazione di quanto accaduto, è caos. Nell’occhio del ciclone è finito Giulio Tremonti che non ha partecipato alla votazione. Silvio Berlusconi già nelle prossime ore potrebbe andarre alla Camera per chiedere la fiducia.
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