Il governo di Enrico Letta ha incassato la fiducia anche al Senato con 233 sì, 59 no e 18 astenuti. La maggioranza era 156.
Dopo la fiducia della Camera dei Deputati, arrivata a larga maggioranza nella serata di ieri, il Governo si presentava a un altro importante evento questa mattina, con le dichiarazioni di voto di fiducia da parte dei senatori dei vari gruppi.
Il premier, nel suo discorso, ha “ridimensionato” i compiti del suo Governo: “Mi sono reso conto che c’é un grande problema: c’é un carico d’aspettative francamente eccessivo” su di noi. Letta anche spiegato che dopo aver letto i giornali ed aver ascoltato i commenti in Parlamento “la giornata si è caricata di molte preoccupazioni”. Il premier ha anche spiegato di puntare tutto sulla Convenzione, dato che “la scelta che tutti insieme qui abbiamo fatto è figlia di una situazione d’emergenza, che noi affrontiamo con determinazione, buona volontà, energia e consapevolezza dei nostri limiti. Ma c’é un’emergenza, che non scompare perché la Camera ha dato la fiducia e oggi mi auguro la dia il Senato”.
Nel frattempo erano arrivate anche le dichiarazioni nette di Silvio Berlusconi, che aveva vincolato ancora una volta il sostegno al Governo all’abolizione e alla restituzione dell’IMU.
Sul tema dell’IMU è tornato anche il Ministro degli Affari Regionali, Delrio, che ha spiegato che l’IMU sarà sospesa nella rata di giugno, con l’impegno di alleggerirla successivamente per i meno abbienti.
Anche CGIL, CISL e UIL hanno detto la loro sulla tassa, spiegando la loro contrarietà ad un’abolizione totale dell’IMU, sottolineando che questo andrebbe a detrimento di politiche necessarie per il Paese.
L’attendevamo sui fatti e ha mostrato la rigidità di un sistema politico ibernato”, “lei ci ha invitato a scongelarci, ma l’invito a scongelarsi lo rivolgiamo noi a lei”. Queste invece le parole di Vito Crimi, capogruppo al Senato del Movimento Cinque Stelle, che ha ribadito la contrarietà al voto di fiducia.
articolo di Silvio Carnassale