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Governo Monti? Borse ancora giù, spread ancora su. E il popolo italiano si prepara a diventare Full Monty

Creato il 25 novembre 2011 da Iljester

Governo Monti? Borse ancora giù, spread ancora su. E il popolo italiano si prepara a diventare Full Monty

Ormai è assodato: viviamo in un dannato regime. Non trovi uno straccio di commentatore ufficiale che parli male di Monti e del suo governo. Che dica come stanno le cose, che sostenga che abbiamo svenduto la nostra democrazia alla speculazione. Niente. Tutto tace. La verità è avvolta in una cappa omertosa. Ci hanno fottuto il voto e fra poco ci fotteranno anche i soldi. È in arrivo infatti – nella migliore tradizione italiana – la stangata che ci farà rimpiangere ancor di più di avere fra le mani il bundeseuro anziché la nostra vecchia e amata liretta. Ci sarà da piangere. Ma c’è anche chi riderà. Se davvero abbasseranno la soglia a € 300,00 per le transazioni in contanti, i vantaggi saranno tutti per le banche, perché la gente si vedrà costretta ad acquistare persino un paio di jeans (con quello che costano) con la carta di credito o il bancomat, favorendo di fatto l’apertura forzata di conti correnti bancari e postali. E così per i ricchi non cambierà nulla (tanto loro il conto corrente ce l’hanno già), mentre cambierà la vita per il vecchietto pensionato di ottant’anni che si vedrà costretto ad aprire il conto corrente anche solo per fare un pensierino di Natale ai figli e ai nipoti.
Mi domando in che razza di paese viviamo. Dicevano che la causa dei mali economici italiani era l’odiato Berlusconi. Eppure, Berlusconi non c’è più, e l’Italia è sempre più in affanno, piegata dalla speculazione. Ma come nei peggiori regimi, nessuno osa sollevare seriamente la questione. Sembrano scomparsi persino i detrattori del Cavaliere, quelli che un giorno sì e l’altro pure accusavano lui di aver fatto impennare lo spread, dimostrando una profonda ignoranza (o forse malafede) nella conoscenza dei meccanismi speculatori che se strafottono altamente della nostra politichetta da quattro soldi.
Ma questo già si sapeva. La verità è che nel nostro paese la democrazia è stata sospesa per mettere fuori gioco Berlusconi e il centrodestra. Altroché! Qui, con la scusa della speculazione, ci si dovrà spartire una torta da 15 miliardi di euro. Una grossa e dannata torta che certamente sarà fatta soprattutto di tasse tutte gravanti sugli ignari cittadini che non possono far altro che subire le angherie fiscali di un Governo non eletto da nessuno, ma legittimato da palazzo, casta e chissà chi altro.
Mi chiedo dove stanno i democratici in affitto, quelli un tanto al chilo, quelli che la democrazia la rivendicano solo quando a governare c’è la destra, quelli che essendo stati per tanto tempo arcicomunisti, ora sono diventati estimatori di banche, monete, società di rating e massonerie varie, quelli che facevano i girotondi contro il Berlusca e ora si scoprono figli di Reagan e Tatcher (ma senza conoscere la grande portata riformatrice né dell’uno né dell’altra). Quelli insomma che quando ha governato il centrodestra si lagnavano del capitalismo, dei conflitti di interessi, delle figuracce internazionali, di presunte dittature con venature burlesque, di ventennio berlusconiano (in verità a conti fatti gli anni berlusconiani sono otto), e oggi stanno lì in adorazione del peggior Governo tecnico della nostra storia pseudo-democratica. Me lo chiedo vivamente e retoricamente, poiché – ne sono certo – nessuno sarà mai in grado di darmi una risposta coerente.

 

di Martino © 2011 Il Jester 


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