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Governo Monti. Clini, Passera... "Era meglio Berlusconi?"
Creato il 17 novembre 2011 da Daven @Daven93Non poteva essere, che appena dimesso Berlusconi tutto ciò sparisse per miracolo. E infatti, ecco che non si può aprir bocca per discutere il nuovo governo Monti che si viene assaliti da astute osservazioni quali: "Allora era meglio Berlusconi? Preferivi la Gelmini? Dovevamo tenerci Gasparri?". La risposta è ovviamente no, e quindi si deve tacere ogni critica su Monti. Bella democrazia, neanche più a parole si può esercitare.
Però voglio divertirmi ugualmente a rispondere a queste geniali osservazioni. "Era meglio il governo Berlusconi?". Chissà, magari forse sì. Ecco perché.
Personalmente, ho molta più paura dei competenti che dei cretini. Un competente le cui opinioni non condivido può fare assai più danni di quanti possa farne un inetto.
Prendiamo le dichiarazioni odierne di Clini, e quelle trascorse di Passera. Un insieme di capolavori: sì alla TAV, sì agli inceneritori, sì ai rigassificatori, sì agli OGM, sì alla caccia, sì persino alle centrali nucleari, come se il referendum non contasse nulla.
Sono le stesse opinioni che esprimevano quegli impresentabili figuri che li hanno preceduti, esattamente le stesse. Ma voglio farvi qualche domanda: se non volete la TAV, gli inceneritori, il nucleare, vi sentite più tranquilli se contro di voi c'è la Prestigiacomo o Corrado Clini? Chi dei due avrà più chances di riuscire nel suo intento? Chi dei due vi sembra più capace, più determinato, più forte nel perseguire i suoi propositi?
E chi dei due ha intorno altri ministri determinati, capaci, competenti, con appoggi giusti, che si dedicano ai medesimi compiti? Vi fa più paura Passera o Brunetta, Passera o Gasparri, chi è in grado di fare più danni quando si tratta di agire in concreto?
Anche a me piace tanto vedere seduti al governo, finalmente, personaggi seri e preparati, gente che tiene un profilo istituzionale, anziché i nani e le ballerine da cui mi vergognavo a sentirmi rappresentata. Ma l'apparenza conta poco, al di là di un sollievo momentaneo: la sostanza, quella che conta davvero, è proprio la stessa di prima. Con in più la forza, le capacità e la determinazione di arrivare fino in fondo.
Li abbiamo chiamati fessi per anni, quelli che si erano fatti infinocchiare dalle barzellette del miliardario e dalle ministre in minigonna. Adesso vediamo di non fare anche noi la stessa fine, incantati dai professori di buone letture, tante lauree, tanto prestigio e soprattutto molta meno inettitudine.
Questo soprattutto deve farci paura, quando è al servizio di tutto ciò che detestiamo.
di Debora Billi
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