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GP Australia. Horner: La portata del carburante era regolare

Da F1news @F1Newsinfo

Daniel-Ricciardo_PL-GP-Australia-2014 (1)Chris Horner difende il team Red Bull dopo la squalifica di Daniel Ricciardo al termine del GP d’Australia. Il team principal del team campione del mondo in carica ha spiegato che il sensore della FIA leggeva un dato errato a dispetto del sensore montato sul motore Renault che forniva i dati esatti in tempo reale. 

La FIA nei nuovi regolamenti 2014 ha imposto che i team consumino non più di 100kg/h di carburante e a tal fine ha imposto una misuratore del flusso. Ovviamente tutti i team par poter consumare non più di 100 kg di carburante per tutta la gara, si mantengono ben al di sotto di questo valore.

La Red Bull, come riferito dalla FIA nel suo comunicato, ha “costantemente superato” il valore imposto dal regolamento, da qui la squalifica post gara.

“Questi sensori di flusso del carburante, forniti dalla FIA per misurare il carburante, hanno dimostrato di essere problematici per tutta la pitlane sin dalla loro introduzione in fase di test”, ha spiegato Horner.

“Ci sono delle discrepanze e sono stati inaffidabili. Avevamo un sensore di flusso del carburante montato sulla vettura che credevamo fosse in errore, quindi ci siamo basati sul nostro calcolo sull carburante che gli iniettori forniscono al motore, grazie a un pezzo calibrato con un materiale uniforme e standard per tutti che ha dimostrato di non avere variazioni.”

“Noi non andiamo in appello se non pensiamo di poterci difendere.”

La FIA aveva chiesto alla gara, come a tutte le altre, di applicare un offset al sensore per assicurarsi di rimanere nei limiti prefissati, ma la Red Bull ha ignorato la richiesta perché ha ritenuto che le sue apparecchiature fossero più precisi e tale mossa avrebbe danneggiato le prestazioni della vettura.

“Non sentivamo che quella correzione fosse corretta, siamo andati in gara e abbiamo visto una significativa discrepanza tra ciò che il sensore leggeva e ciò che era il flusso del carburante dato dall’effettiva iniezione del carburante nel motore. Ecco dov’è la divergenza d’opinione [con la FIA].”

“La tecnologia è immatura, è impossibile fare affidamento al 100% su questo sensore, si è rivelato problematico in ogni sessione che abbiamo corso. Abbiamo informato [la FIA] che abbiamo seri dubbi sul loro sensore. Abbiamo creduto nella nostra lettura, altrimenti ci si trova in una situazione in cui si sta riducendo una significativa quantità di potenza al motore, quando invece ci attenevamo in pieno alle norme. Se finiamo in una tale situazione, a secondo della taratura del sensore, esso detterà semplicemente chi sarà più competitivo e chi no.”


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