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GP Brasile, meglio il sole che la pioggia

Da Carlo69 @F1Raceit
Appunti GP_Brasile

Published on novembre 22nd, 2012 | by Giulio Scaccia

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GP del Brasile 2012. La pioggia potrebbe farla da padrona. Sicuro che alla Ferrar convenga?

Meglio il sole che la pioggia. La frase non è rivolta al maltempo che ha colpito ultimamente l’Italia e che ha portato via il sole, ma alle condizioni climatiche più favorevoli per l’ultima gara di Formula 1. Molti tifosi e simpatizzanti sia della Ferrari che di Alonso sperano che l’ultima prova in Brasile si svolga sotto l’acqua,  per mescolare le carte in gara affinché  il titolo finisca nelle mani dello spagnolo, memori anche della vittoria di Alonso in Malesia in condizioni precarie e della scarsa prestazione della Red Bull e di Vettel.

Potrebbe essere un ragionamento giusto ma  forse non lo è.

Molti si dimenticano che Sebastian ha vinto le sue prime gare sotto la pioggia portando la prima vittoria sia alla scuderia satellite Toro Rosso nel 2008 sia alla casa madre RedBull nel 2009. Inoltre rispetto alle prime gare la vettura disegnata da Newey ha subito una continua evoluzione che le ha migliorato le prestazioni in diverse condizioni e temperature.

Poi c’è il problema che il circuito di Interlagos quando piove forte è una pista dove si creano dei piccoli fiumi pericolosi per l’aderenza della vettura in pista. Le qualifiche del Gran Premio del Brasile 2009 furono sospese a causa delle condizioni precarie della pista e ripresero solo più tardi.

Nel caso in cui le qualifiche non possano essere disputate di Sabato, verrebbero spostate di domenica mattina come già accaduto qualche anno fa a Suzuka.

La pioggia in gara può creare situazioni diverse. I piloti dovranno essere molto prudenti in gara perché una pista bagnata nasconde molte insieme: basta poco per vedere la propria gara rovinata o finita per un errore.

Quindi la prudenza va usata sin dalla partenza sempre che la pioggia non faccia prendere la decisione ai commissari di partire dietro la Sefety car o di spostare la partenza e aspettare che le pioggia diminuisca, come è stato in Corea nel 2010.

Se la pioggia dovesse essere forte in gara, i commissari e il direttore di gara potrebbero decidere o di far entrare in gioco la Sefety car o di sospendere la gara, come già accaduto in Malesia 2009 e Canada 2011. Nel caso in cui la gara superi le 4 ore (regola introdotta proprio dopo la trasferta canadese in cui si arrivò al record di 4 ore, 4 minuti, 39 secondi e 537 millesimi ) cosa che potrebbe essere molto probabile, vedendo l’orario in cui si è deciso di correre, la visibilità diventerebbe troppo scarsa per poter continuare e la gara terminerebbe senza aver compiuto tutti i giri previsti.

Nel caso in cui la gara terminasse prima di raggiungere i 54 dei 74 previsti per il Gp del Brasile, sarebbe assegnato il punteggio ma dimezzato. Faccio un esempio senza gufare nessuno: Alonso arriva primo quando la gara termina durante il giro 52 e Vettel non arriva a punti. Alonso riceve 12, 50 il tedesco vince il mondiale per 0,50  punti di scarto dal pilota spagnolo.

Arrivati alla fine e leggendo tutte queste varianti che possono succede in una gara di Formula uno, vi pongo una domanda ora.

Volete la pioggia o volete il sole per l’ultima gara che assegnerà il titolo mondiale 2012?

 

contributo di Chiara Zaffarano


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