Magazine Motori

GP Cina di F1: vince Alonso, vince la strategia

Da Carlo69 @F1Raceit

Shanghai, 14 aprile 2013. Una volta ancora le gomme determinanti e Fernando Alonso le sfrutta al meglio.

Fernando Alonso ha conquistato la sua prima vittoria stagionale con una strategia a tre soste: era partito con il P Zero Yellow soft, e ha poi completato tre stint con i pneumatici P Zero White medium. La strategia seguita da Fernando Alonso è stata quella di tutti i piloti delle prime file, ad esclusione di Vettel, Button ed Hulkenberg, che avevano optato per una partenza con le gomme medie. Sebastina Vettel ha tentato una rimonta negli ultimi giri con le gomme Soft, arrivando a due decimi da Lewis Hamilton ed ai piedi del podio.

Che la strategia la facesse da padrone era stato detto da molti. La Pirelli fa la sua analisi dopo la gara attraverso le parole di Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli: “La strategia ha giocato un ruolo chiave nella gara di oggi, con le gomme medie che si sono dimostrate particolarmente efficaci all’inizio del Gran Premio con pieno carico di carburante. Questo inizialmente ha premiato i piloti che sono partiti con gomme medie; chi invece è partito con le soft ha percorso un primo breve stint per poi passare il più rapidamente possibile alle gomme medie. Come risultato abbiamo visto molti sorpassi. E’ stato il degrado, più che l’usura reale, a dettare la strategia. Ancora una volta abbiamo assistito a una grande varietà di strategie di gara, con Button e Vettel che hanno scelto di correre con le gomme morbide alla fine della gara. Questo ci ha offerto un finale emozionante, con una bella battaglia per il terzo gradino del podio tra Lewis Hamilton e Sebastian”.

Conclude Hembery: “Alonso è il terzo vincitore diverso in altrettante gare disputate questa stagione, e con cinque campioni del mondo nei primi cinque posti”.

Nonostante le critiche, la Pirelli è soddisfatta. Certo che se si voleva garantire imprevedibilità, la F1 di Bernie Ecclestone ci sta riuscendo.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :