Gpl e metano, incentivi. Ritornano per Euro 2 e Euro 3
Sono rispuntati gli incentivi per i veicoli alimentati a Gpl e Metano, ma con numerose limitazioni (tra l’altro sono riservati solo ai mezzi Euro 2 e Euro 3 immatricolati dopo il 01/01/1997) e con un fondo di soli 1,78 milioni di euro che, di fatto, sarà esaurito nel giro di poche settimane. Lo rende noto il Consorzio Ecogas.
Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, l’ associazione dei concessionari di tutti i marchi commercializzati in Italia, spiega così:
”Questo provvedimento è un bell’esempio di come si possano buttare soldi senza ottenere nessun risultato e penso che questo fondo di 1.785.000 euro sarebbe più serio darlo ai poveri che gettarlo dalla finestra. Meglio nulla che interventi che hanno il sapore amaro della beffa”.
“E’ esattamente il contrario di quanto ha bisogno l’auto rispetto all’ecologia come interventi pluriennali e strutturali che, tra l’altro, si autofinanzierebbero”.
Per ottenere il contributo di 500 euro per il Gpl e di 650 euro per il metano, di cui 150 a carico delle officine d’installazione, è necessario prenotare dopo il prossimo primo marzo la trasformazione a Gpl o a metano presso un’officina aderente all’iniziativa.
Questa, dopo avere verificato su www.ecogas.it la disponibilità dei fondi e ottenuto il codice di prenotazione attribuito a ciascun intervento (cosa che garantisce l’accantonamento del fondo), comunicherà al proprietario dell’auto quando potrà installare sul veicolo l’impianto a gas.
La procedura prevede poi che il contributo, accantonato in ordine cronologico rispetto al ricevimento della prenotazione, venga detratto dall’officina di installazione in fattura come sconto sul prezzo della trasformazione. Da notare che lo specialista che eseguirà il montaggio dovrà impegnarsi a non superare il listino dei prezzi massimi nazionale, concordato dalle Associazioni e accettato a livello governativo.
Ad esempio, per un impianto Gpl da 1.500 euro (iva esclusa) il prezzo sarà, una volta applicato lo sconto installatore di 150 euro, di 1.350 euro. A questo importo andrà aggiunta l’IVA al 21%, per un costo di 1.633,50 dal quale sarà detratto l’incentivo erogato da ICBI pari a 350 euro, con un netto a pagare da parte del beneficiario di 1.283,50 euro.
Va inoltre sottolineato che questi incentivi sono validi solo in 600 comuni (l’elenco e’ scaricabile sul sito www.ecogas.it) e che il fondo complessivo di 1.785.309,26 euro consentirà, secondo quanto precisato dal Consorzio Ecogas, di effettuare circa 4.500 trasformazioni a gas incentivate. L’iniziativa ha immediatamente sollevato molte critiche.
Federauto sottolinea come, a oggi, il mercato auto stia crollando di oltre il 30% rispetto al febbraio del 2011, mese quando era gia’ stato scarso. E che all’interno di questo mercato asfittico, Gpl e Metano hanno numeri ridotti a dispetto del bassissimo impatto ambientale che inserisce queste alimentazioni tra le superecologiche per eccellenza.
Molto superiori all’elettrico, nel breve e medio periodo, per contrastare l’inquinamento.