Torno a scrivere su questo blog, dopo una pausa. Torno con la rubrica "Graffiti e Graffiati", una domenica d'agosto, il cinque agosto, 2012. Non so bene di cosa parlare, discutere, su cosa esprimere un'opinione. Un fatto di cronaca? Cosa? Sarà perché ultimamente mi sposto da un luogo ad un'altro e alcune cose mi sembrano surreali. Dal calcio alla politica, dalla Miseria alle Olimpiadi. Lusso, comfort e povertà. Tutto mi sembra effimero, vuoto, indecifrabile. Sarà un momento mistico della mia esistenza o semplicemente, un rimescolamento di alcuni valori e di alcuni principi. Eppure tutto va avanti, scorre via. Amici sparsi per L'Europa e per il Mondo. Progetti, sogni più o meno folli e visioni quotidiane, rendono quest'estate più riflessiva del solito.Ieri sono andato al Circolo degli Artisti, festa privata di un amico. E cosa mi ritrovo? Concerto dei Kutso. Avevo intervistato lo scorso Gennaio, Matteo Gabbianelli, voce della Band, per Paese Sera. (Qui l'articolo: http://www.paesesera.it/Cultura-e-spettacolo/Musica/I-Kutso-la-band-romana-che-mescola-Michael-Jackson-e-Toto)
E' stata una domenica 5 agosto 2012, dove a volte ti chiedi se quello che fai è qualcosa di buono, oppure è tutto un kutso.
di Daniele Coltrinari
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