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GRAFFITI E GRAFFIATI - Se le rivoluzioni e l'antipolitica non servono

Creato il 20 luglio 2011 da Calcisulcalcio
Genova. La pioggia di questi giorni allontana dal ricordo bruciante dei giorni del G8 di dieci anni fa. Questa settimana di riflessione che si sta svolgendo a Genova e che da oggi presenterà gli eventi più importanti, in particolare con la lunga giornata del comitato Carlo Giuliani in Piazza Alimonda, non sembra per ora riuscire a far convergere posizioni ancora distinte e distanti.
Vittorio Agnoletto ha parlato di mancanza di giustizia, mentre dal sindacato di polizia Coisp è arrivato l’appello ad andare oltre i fatti della Diaz. Bolzaneto e Piazza Alimonda.
Abbiamo chiesto una riflessione anche al sindaco di Genova Marta Vincenzi.
“Ci sono stati processi e hanno individuato delle responsabilità e questo è positivo per un paese come il nostro che ha molti scheletri nell’armadio, abbiamo rischiato di non ottenere questa verità. Manca la verità politica, e io sono tra coloro che aveva chiesto una commissione d’inchiesta parlamentare”. Il sindaco prosegue poi sottolineando che: “Il tema del ruolo della politica del G8 nel 2001 è rimasto inesplorato, però bisogna superarlo, Genova non può continuare ad avere questa ferita. Spero che questo decennale da un lato ribadisca con forza che la democrazia va seguita con cura, perché può succedere che torni indietro, come accade in quei giorni del G8 – per concludere sicura – noi siamo un grande paese e sapremo andare avanti”. (Fonte: www.genova24.it )
Non solo i costi della politica, i costi dei nostri deputati. La politica e i partiti in Italia, tra le tante cose alle quali ancora non hanno dato risposta c'è quello successe "politicamente" dieci anni fà durante il G8 di Genova. Ma perchè?
Si possono fare cattivi pensieri, oppure si può pensare semplicemente che la seconda repubblica sia stata un vero fallimento. A questo punto attendo la III, si può fare ancora peggio, certo, credo tuttavia che la gente sia stanca. Non c'è bisogno di fare rivoluzioni, anzi, nelle rivoluzioni succede molto spesso che alla fine, molti "cattivi" si salvano e si cambia tutto per non cambiare niente.
Il Gattopardo insegna. Quindi? E' importante far sentire la propria voce, da cittadini, da uomini e donne che si vedono presi in giro da chi ci governa da ormai troppi anni. Forse sto sbagliando, in fondo chi sta al potere, chi stava prima e chi verrà dopo, governava, governa e governerà con il mandato popolare. Ma come si può leggitimare una classe politica che guadagna così tanto? Nemmeno riescono ad allinearsi con lo standard medio europeo. Leggevo da qualche parte che un partito costa a ogni cittadino tedesco circa 38 centesimi mentre per chi vive e lavora in Italia
(se lavora) costa circa 3 euro e 50 centesimi. Sara vero? Non mi stupirei, sono invece preoccupato dall'antipolitca montante. Si confonde spesso la "partitica" con la politica. La politica va salvata, va cambiata, va migliorata. I partiti sono uno strumento, ultimamente sempre meno qualificati e con poca credibilità. Possiamo andare avanti così?
No, certamente no.
Diamoci da fare. Democraticamente, per la democrazia.
di Daniele Coltrinari

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