Non si sono limitati però solo a scrivere commenti su Facebook, perché ci è arrivata questa foto:
L'ennesima minaccia, l'ennesima intimidazione, l'ennesimo avvertimento in tono mafioso. Insieme alla foto ci è giunto anche questo commento:
"Dei writers ieri (19/03/2014) verso le 19 sono entrati dal bagno dei tronchini di Anagnina piombando sul povero macchinista intento a lavarsi le mani. Il macchinista spaventato non ha avuto modo neanche di reagire e sono scappati senza che nessuno li ha presi. Come al solito e per fortuna, altrimenti poteva andare peggio. Pensa se i writers che vanno in giro con l'acido presi alla sprovvista avessero buttato l'acido in faccia al macchinista? Posso garantirvi che prima o poi succederà. Il livello ormai è questo".
Ormai i CAF della linea A (i bei treni nuovi spagnoli comprati da Atac con i soldi di tutti voi contribuenti) vengono massacrati come e più di quelli della B. Sembra che a Via Prenestina sino intenti solo a cercare di accaparrarsi il più possibile prima del fallimento annunciato dell'azienda e della sicurezza della metropolitana non frega più niente a nessuno (i treni della B viaggiano senza manutenzione, spesso a passo d'uomo). I CAF della linea A girano nelle condizioni delle foto sotto e questo non era mai successo da quando sono entrati in servizio.
Quanto impiegherà ancora l'amministrazione a trattare il fenomeno dei writer per quello che è, ovvero un brodo di cultura di violenza pericolosa da reprimere come si fa in tutto il mondo e, a dire il vero, anche in tutta Italia? I fenomeni violenti vanno gestiti e risolti, non lasciati crescere e lasciati diventare pericolosi. Cosa si aspetta? Perché a Milano il problema è affrontato con attenzione dalle forze dell'ordine e qui no? Noi, ad esempio, qui su Roma fa Schifo ci occupiamo ogni giorno di illegalità e attacchiamo ogni giorno chi vive nell'illegalità. Ma solo i writer sono arrivati a minacciarci. Si tratta di gente pericolosa, violenta, pronta a tutto, con spesso nulla da perdere. Si tratta di un mondo dove si mescolano vandalismo e spaccio. Si tratta di decine di milioni di euro ogni anno di costi di ripristino e manutenzione. Perché lasciarli fare?