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Parsons nacque con il nome di Ingram Cecil Connor III in un giorno di inizio novembre del 1946 in una ricca famiglia della Florida.
La madre, Avis Connor, era la figlia di un magnate dei limoni. Il padre, Ingram Cecil, a tutti noto come Coon Dog, era stato un asso dell’aviazione americana della II Guerra Mondiale, decorato e reduce di Pearl Harbour. All’epoca della paternità si godeva il congedo, occupandosi di boy scout insegnando ai ragazzi ad usare le armi da fuoco. A detta dei suoi giovani allievi, il suo tratto distintivo erano gli occhi tristi. Gram crebbe felice, giocando con gli amici e dimostrando un talento naturale per il pianoforte. Ma mentre i rapporti fra i suoi genitori andavano deteriorandosi e la madre si appassionava sempre più alla bottiglia e sempre meno ai figli, subì la decisione di essere iscritto alla Bolles School di Jacksonville, una sorta di collegio maschile paramilitare. Per Gram fu solo il primo di una insostenibile sequenza di traumi.
In occasione del Natale dei suoi dodici anni, Coon Dog decise di regalare al figlio Gram il registratore a bobine che aveva a lungo desiderato per poter riascoltare le proprie esibizioni alla chitarra ed al piano. Il padre preparò il regalo con cura: fece il giro degli amici per far loro registrare gli auguri sul nastro magnetico e alla fine aggiunse i suoi personali.
Dopo di che, alla vigilia dell’agognato ritorno per le feste dall’odiato collegio, Coon non potè attendere che fossero passate le feste per spararsi un colpo mortale di revolver alla tempia. Al ritorno a casa, il suicidio del padre fu il regalo che Gram trovò quell’anno sotto l’albero di Natale.
All’inizio dell’anno nuovo nulla gli valse implorare la madre di non essere rispedito a Jacksonville. Avis si risposò con un uomo dal nome Robert Parsons, e Gram scelse di portare per il resto della vita il suo cognome. Il giorno stesso che Parsons arrivò al diploma che lo liberava dagli odiosi giorni della Bolles School, la madre Avis moriva di cirrosi epatica.
Nel 1956, all’età di diciannove anni, Gram vide Elvis Presley suonare dal vivo, e da quel giorno cercò di assomigliargli...
(leggi su Long Playing, una storia del Rock, di Blue Bottazzi)
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