Magazine

Grammaticidi, neologismi e corbellerie

Creato il 26 maggio 2013 da Athenae Noctua @AthenaeNoctua
Come promesso nel post Cronache dal mondo alla rovescia, eccomi a parlare delle orribili mode linguistiche dilaganti nel mondo dell'informazione, soprattutto quella televisiva. Mi sono già occupata delle pessime abitudini nel trattamento globale del contenuto delle cosiddette informazioni scrivendo l'articolo InterSviste, ma ora voglio dedicarmi ad una riflessione specifica.  Non pensiate che io abbia pregiudizi e astio nei confronti della categoria dei giornalisti (peraltro, i miei articoli al riguardo coinvolgono anche le figure dei presentatori tv): scrivo queste parole semplicemente perché ritengo che l'informazione sia una parte essenziale della cultura, e il suo appiattimento è, a mio modesto parere, oltre che un fatto di cattivo gusto, l'infrazione di un dovere civico. Penso, insomma, che le notizie vadano comunicate con professionalità, precisione e, non da ultimo, correttezza linguistica e grammaticale. Al bando i neologismi, le frasi fatte e il superfluo.
  Grammaticidi, neologismi e corbellerie
Mi pare che le scempiaggini linguistiche dei comunicatori tv (che, ormai, per osmosi si stanno diffondendo anche nella comunicazione quotidiana) afferiscano a tre tendenze fondamentali: 1) quella dell'errore grammaticale (imperdonabile); 2) quella dei neologismi e dell'uso indiscriminato degli esotismi e 3) quella delle espressioni di cattivo gusto e delle corbellerie gratuite.  Vediamo di schedarne qualcuna, con l'invito a voi lettori a segnalare obrobri linguistici sfuggiti al mio orecchio.
  1. Grammaticidi: accanto alla sempreverde soppressione del congiuntivo, sale in vetta alla classifica l'uso intransitivo di verbi transitivi (es. a me colpisce in luogo del corretto mi colpisce, dove mi non è complemento di termine, bensì complemento oggetto), che denota una perversa tendenza a ricorrere alle forme indirette, quindi più difficili, a sostituzione di quelle dirette. Sembrerebbe un errore di ipercorrettismo dell'espressione a me mi clamorosamente fallito perché diretto alla parte sbagliata del costrutto e, quindi, generatore di orrori. Mah. Da segnalare, poi, forme lessicali storpiate, come accellerazione e metereologia/metereologi in luogo dei corretti accelerazione e meteorologia/meteorologi. Oh, quasi dimenticavo il dilagante uso del piuttosto che (che, ricordo, ha valore oppositivo) a sostituzione di e: ma perché c'è questa convinzione che un'espressione più lunga sia un'espressione più corretta?
  2. Neologismi ed esotismi: sebbene l'Italiano sia una delle lingue lessicalmente più ricche e articolate, pare che non esista mai un termine adeguato a tradurre la valanga di termini esteri. Ecco perché non si può parlare di revisione della spesa, di raggruppamento o di sostegno ma bisogna dire spending review, rassemblement e endorsement. La testardaggine a ricorrere agli esotismi, peraltro, produce effetti imbarazzanti, come quello della pronuncia dell'inflazionatissimo impasse, che diventa /ampass/, /empass/, /impass/, /ompass/: manca solo /umpass/ e le vocali le abbiamo sparate tutte! Accanto ai termini stranieri, però, ne vengono coniati altri, per manipolazione e calchi da parole già esistenti; ecco che, allora, ci troviamo a fare i conti con le dietrologie e i dietrologi (no, non dietologi, proprio dietRologi, che a me non sembra una bella parola!) e con le ministre, versioni più magre ma più indigeribili delle minEstre. Quest'ultimo, fra l'altro, mi sembra un pessimo esempio di lotta alla discriminazione sessuale, come se la parità stesse nel lessico: allora dovremmo avere la sindaca, la presidenta, l'idraulica, la medica e altri figure simili.
  3. Corbellerie: l'esempio precedente si inserisce a metà fra la categoria del neologismo di derivazione e quella della sciocchezza, di cui fanno parte anche l'orribile moda del quant'altro intercalare, le montagne killer e le bombe d'acqua. Le uniche bombe, qui, sono quelle tirate alla nostra bella lingua.
Esagero forse? Non so, ma certi usi linguistici (quelli grammaticalmente scorretti prima di tutto, meno gli altri) mi fanno rabbrividire. Altri esempi degni di nota?
C.M.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :