Gran Canaria, mare, storia e gusto!

Da Consuelo Tognetti
Sono tornata a casa ma ancora faccio fatica a riprendere le mie normali abitudini. Mi ritrovo con panni da lavare, stirare, meteo incerto e piovoso, Miss Grey in carenza di coccole e tutto questo va in contrasto con l'aria rilassata e beata (insieme ad un abbronzatura da urlo!) che mi sono riportata dalla vacanza. Mi ci vorrà ancora qualche giorno per riprendere il ritmo e tornare attiva anche in questo spazio virtuale ma non temete ho talmente tante cose da proporvi e sperimentare che ne avrete anche in abbondanza della mia presenza! Nel frattempo che cerco di riprendere le fila del discorso, vi mostro dove abbiamo deciso di trascorrere la nostra fuga dalla realtà!Come vi avevo accennato prima della mia partenza, la meta di vacanza è stata selezionata basandoci su semplici requisiti quali vicinanza, economico, temperature piacevoli e disponibilità di voli.Abbiamo nuovamente ceduto al fascino delle Isole Canarie e dopo aver visitato Fuerteventura, Lanzarote e Tenerife, non potevamo ignorare anche Gran Canaria!

Quest'isola si trova nell'Oceano Atlantico, proprio nel cuore dell'arcipelago ed è anche la più famosa e popolosa. Rispetto alle altre già visitate, è anche la più sfruttata dal punto di vista turistico e sembra che ogni anno conti oltre 2 milioni di visitatori da tutto il mondo. Attualmente i tedeschi costituiscono la più grande fetta di turismo e molte zone, soprattutto nei grandi centri e in prossimità delle spiagge famose, sono a loro immagine e somiglianza. Fortunatamente, seguendo delle rotte meno convenzionali, abbiamo potuto ammirare le bellezze del luogo, assaporare la cultura e le tradizioni dell'isola, nonché scoprire dei veri tesori naturali. Cercherò di mostrarvi quello che ha catturato la mia attenzione, le mie emozioni e ciò che realmente mi porterò nel cuore per sempre (oltre al mio insostituibile compagno di viaggio..).  
Le spiagge più frequentate ed accessibili sono di sabbia color oro ed in alcuni tratti di costa sfumano dal bianco al nero creando un affascinante e suggestivo spettacolo cromatico!L'acqua è limpida come il cielo ed è increspata da un'onda lunga e continua.
Il vento piacevole e costante rende sopportabile l'alta temperatura che qui non scende mai sotto i 22°C (almeno sulla costa) nemmeno nel periodo invernale..un vero paradiso per chi come me non ama il freddo!Nella nostra settimana di permanenza sull'isola le temperatura sono state molto alte (in media 28°C con punte fino a 30°C nelle ore centrali della giornata) e non abbiamo percepito nessuno sbalzo termico con le temperature serali che si sono sempre mantenute intorno ai 24-25°C.
Una playa da non perdere assolutamente è quella di Maspalomas sulla costa sud dell'isola. Qui si trovano delle dune altissime di sabbia del deserto del Sahara trasportata dal vento dalla vicina costa africana. Perdersi in questo paesaggio è davvero un sogno e si può assaporare l'ebrezza di sentirsi un beduino, per poi ritrovarsi su una spiaggia a perdita d'occhio battuta dall'acqua cristallina dell'oceano dove potersi rigenerare con un lungo e piacevole bagno!
Noi abbiamo scelto di alloggiare in un appartamento fuori dalla zona più turistica per poi spostarci in auto e visitare autonomamente tutti i punti di maggior interesse. In 5 giorni abbiamo percorso più di 1000 km!!!
La zona a nord, fatta eccezione per la capitale Las Palmas, è quella che mantiene più intatto lo spirito dell'isola ed è caratterizzata da paesini curati, spiagge incontaminate e locali caserecci e spartani.Qui il vento è più forte ed il mare si presenta molto mosso adatto soprattutto agli amanti degli sport acquatici.Ma quest'isola non è solo mare e divertimento. La sua storia è ricca ed interessante.
Nei paesini si respira tradizione e cultura, modernità ed avanguardia, tutto in perfetta armonia e sempre nel rispetto delle proprie origini e dell'ambiente.
La vegetazione si diversifica da nord a sud, da ovest ad est, creando una sorta di "continente in miniatura". La parte nord è più umida e fertile ed ospita sulla costa estese piantagioni di banane, mentre la parte sud è più secca e calda, ricca di ogni varietà di cactus e piante grasse.
Interessante anche l'architettura. Spesso le costruzioni sono semplici e colorate di bianco, arricchite da balconi in legno scuro o pietre a vista a fare da contrasto. Un piacere per la vista e foto da cartolina.
La vita è meno cara che da noi in Italia ma sicuramente meno economica di quello che ci aspettavamo! Cenare fuori tutte le sere come in Grecia non è stato possibile, qui con meno di 20 euro a testa non mangiavi da nessuna parte! Ma non potevamo non concederci qualche assaggino della cucina isolana!
Grazie alle alte temperature climatiche, non è difficile immaginare che gran parte del loro commercio sia basato sulla coltivazione ed esportazione di frutti tropicali. Lungo le strade è facile imbattersi in piantagioni di banane, avocado, mango e ananas, per non dimenticare la papaya, i pomodori e i fichi d'india.Al mercato cittadino vedere tutti questi prodotti esposti è un vero e proprio tripudio di colori e profumi!Non vi dico il sapore al palato perchè è indescrivibile e nemmeno minimanete vicino a quello che siamo abituati a mangiare noi!
La cucina tradizionale si basava su piatti semplici ed unici, impiegando solo i propri prodotti della terra e il pescado. Negli anni questa cucina si è arricchita con prodotti anche importati avvicinandosi alla dieta mediterranea e del Sud America.

Paella tradizionale con pollo, frutti di mare e verdure

Oltre all'intramontabile paella, non bisogna lasciarsi sfuggire le tapas, un mix di antipasti dove sono immancabili le papasarrugadas (patate di piccole dimensioni cotte in acqua di mare) abbinate alle salse mojo (a base di aglio).Anche i piatti di pesce non sono mai deludenti, in quanto la materia prima è di qualità superiore e pescata in loco.

Tapas-plato mixto de picoteo

Calamares al grill

Da non dimenticare i dolci che meritano una menzione d'onore, anche se non ho avuto modo di assaggiare quasi niente. Qui utilizzano molto le mandorle (coltivate nella città di Tejeda) e sembra che il dolce tradizionale per eccellenza sia il Bienmesable, una torta ricca a base di farina di mandorle, uova, zucchero e limone (che purtroppo non ho trovato).Ci siamo lasciati consolare dalla ormai "sdoganata" crema catalana e dalla tradizionale mus de gofio caseo (una sorta di sorbetto cremoso a base di farina di gofio*)

Mus de gofio e crema catalana

*Il gofio è una farina che si ricava dalla macinazione dei cereali (in grande percentuale di mais). Ha costituito la prima fonte di sostentamento per gli isolani. Ancora oggi ci sono piatti a base di questo ingredienti in declinazioni dolci e salate.Ad accompagnare ogni pasto non bisogna mai rinunciare a gustarsi una golosissima sangria..e qui si trovano le migliori del mondo (parola di intenditrice!).
Si conclude qui il mio viaggio, spero di non avervi annoiato e vi prometto che ci risentiremo molto presto con qualche nuove e succulenta ricetta!

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