Prima di tutto se non avete ancora visto quel piccolo capolavoro di Moonrise Kingdom, rimediate quanto prima. Una volta recuperata questa gravissima lacuna, possiamo tornare ad essere amici. Anche perché Wes Anderson o lo si ama o lo si odia e io ho capito definitivamente di amarlo dopo aver visto Moonrise Kingdom. Dopo la visione di Grand Budapest Hotel, invece, sono pronto per fare il grande passo verso l’altare. Ma prima delle nozze, ecco il trailer.
Un giovane scrittore (Jude Law) in vacanza al Grand Budapest Hotel ha la fortuna di incontrare il ricco proprietario dell’albergo al quale chiede come ne sia venuto in possesso. Zero Moustafa comincia quindi a raccontare la sua storia, a partire dagli inizi del ’900, quando arriva al leggendario hotel della Repubblica di Zubrowka e inizia lavorare come fattorino alle dipendenze di Gustave H. (Ralph Fiennes).
Come tutti i film di Wes Anderson (vedi non solo Moonrise Kingdom, ma anche i Tenebaum), Grand Budapest Hotel è un gioiellino che fa bene agli occhi, alla mente e al cuore. Ma solo se siete pronti ad accettare il fatto che si tratta di una favola e, come tale, bisogna avere pretese coerenti.
Il cast è di tutto rispetto, anche perché ho l’idea che se Wes Anderson chiama, le star di Hollywood sarebbero disposte anche a comparire sullo sfondo pur di esserci. Un po’ come Nino Frassica nel film di Woody Allen. Oltre ai già citati Jude Law e Ralph Fiennes, troviamo anche Adrien Brody, Willem Dafoe, Jeff Goldblum, Bill Murray, Edward Norton, Saoirse Ronan, Jason Schwartzman e Tilda Swinton. E poi basta perché se no non finiamo più questa recensione.
Livello di SHAZAMMABILITÀ: media. Anche la colonna sonora è decisamente fiabesca, ma estremamente azzeccata.
Livello di BONAGGINE DEL CAST: np.
Quanto dura / quanto sarebbe dovuto durare: 100 minuti / 100 minuti. Nessuna obiezione, vostro onore.
Mi devo fermare dopo i titoli di coda per vedere la SCENA NASCOSTA o posso andare direttamente a casa? Non proprio. Ma l’animazione dei titoli di coda è molto carina.
GIUDIZIO COMPLESSIVO: 4 Anne Praderio su cinque.
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Il post Grand Budapest Hotel, scritto da Signor Ponza, appartiene al blog Così è (se vi pare).