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Grand Budapest Hotel (Wise Anderson, 2014)
Creato il 19 gennaio 2015 da Athenae Noctua @AthenaeNoctuaNel frattempo Zero e la sua fidanzata, la pasticciera Agatha (Saoirse Ronan), organizzano la fuga di Monsieur Gustave e il concierge e il facchino intraprendono un viaggio alla ricerca del maggiordomo, fuggendo al contempo dal sanguinario tirapiedi di Dmitri (Willelm Dafoe) e dai poliziotti capitanati da Henckels (Edward Norton), che occupano in forze il Grand Budapest, dove avverrà lo scioglimento del mistero della morte e delle ultime volontà di Madame D, nonché il chiarimento del destino stesso dell'hotel, che, in breve tempo, giungerà nelle mani di Zero Moustafa, disposto a custodirlo nonostante le enormi spese e la certezza di un prossimo fallimento, per onorare la memoria degli affett più cari. Grand Budapest Hotel è un piccolo capolavoro di leggerezza e divertimento, che incanta con i suoi colori e le atmosfere quasi surreali, ma, allo stesso tempo, invita a riflettere sul potere di oggetti e luoghi di mantenere in vita il ricordo e il sentimento delle persone amate: l'albergo che fa da cornice a gran parte delle vicende e al racconto stesso è ciò che rimande di un sogno passato: i suoi colori e la sua eleganza (che il vecchio Zero definisce decadente) rappresentano un'idea di civiltà che Monsieur Gustave coltiva con una devozione che non di rado sfocia nella stucchevolezza e nell'esibizionismo, ma anche un mondo di relazioni e una storia di crescita che permette ad un giovane facchino immigrato e sfuggito alla guerra di diventare non solo un esperto concierge, ma un uomo in grado di riconoscere il valore degli insegnamenti, dell'amicizia e dell'amore.
C.M.
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