Quando squillò il telefono e mi proposero questo progetto ancora non ci credevo.
Grand Marnier, così leggendario e Gipsy.
Uao, pensai.
Ma la cosa più stratosferica era che avrei avuto l’occasione di collaborare con il mio fidanzato e il suo favoloso socio.
Era quasi una sfida: per me, di riuscire a formulare chiaro il concetto gipsy, e per Alessandro e Davide catturare l’essenza del mio essere, rendendolo totalmente in linea con quella che è la tradizione storica di Grand Marnier.
A me piace molto lavorare in team: le soddisfazioni più grandi sono quelle che vengono condivise con chi amiamo, con chi supporta ogni nostra idea e fa di tutto per attualizzarla.
La mia gipsycrew è il mio vanto: fonte di stress, a volte, ma per di più gioia pura e orgoglio.
Mi ricordo una volta, era tanto tempo fa, io avevo i capelli un po’ riccioli, e un pigiama bianco a fiocchi rosa. Mi ricordo la cucina della mia mamma, e mi ricordo i compiti che facevo con lei nel pomeriggio, quando fuori l’inverno faceva capolinea in serate fredde, ma tu in realtà quel freddo non lo sentivi, perché dentro era forno acceso, ferro da stiro caldo e profumo di appretto mischiato con aromi di biscotti e torte. Mi ricordo che una delle più belle lezioni mai imparate da lei è stata quella che silenziosamente appese al nostro frigorifero:
” Il segreto di una squadra vincente è essere una squadra”
Quella frase mi rimase impressa nella memoria e ogni volta che mi rapporto alla mia #gipsycrew , metto davanti i valori che per me sono importanti, in primis come essere umano.
Vengo da 10 anni di lavoro nella moda: un ambiente severo, a tratti crudele. Un ambiente dove vince chi finge meglio, chi urla di più, chi lancia spillatrici in testa agli sventurati assistenti. E il vero dramma è che ad ora, tutto questo, non viene solo legittimato, ma anche sottolineato, a mo’ di vanto.
Per me essere coerente con me stessa, è il punto di partenza. Non riesco ad essere una piccola iena, e poi tornare a casa come se nulla fosse e raccontare di amore e virtù. La mia scelta di questi ultimi giorni è stata fatta partendo da qui: un dualismo che mai più avrei potuto tollerare e sopportare.
In un mondo che sempre meno si focalizza su chi siamo, voglio sperare che esiste un modo più gentile di fare business, un approccio educato alla persona, intesa come portatrice di valori e non come un numero soltanto, focalizzato solo a essere utile a qualche scopo.
Ho la fortuna di mettere in moto questa magia, che si chiama rispetto. Mi piace pensare che ogni collaborazione, ogni connessione che creiamo porta insita in se una magia inesplicabile, un’alleanza indissolubile e una stima crescente.
I momenti duri capitano sempre, ma è bello pensare che avendo una squadra forte accanto, si possa ambire all’eternità, e di conseguenza alla soluzione di ogni problema.
Abbiamo alla fine solo due scelte: o creare scuse per non affrontare il futuro, oppure creare il progresso..essere noi stessi il veicolo per grandi aspettative e progetti realizzati che facciano la differenza,
Una fucina di idee, un mondo di emozioni, l’added value come bacchetta magica che trasforma ogni sfida in un successo. Questo siamo noi. Dobbiamo esserlo perché ce lo dobbiamo – lo dobbiamo a noi stessi e a chi crede in noi.
Il movimento del pensiero positivo. Più attrae più.
Alessandro e Davide – ad esempio- hanno compiuto una magia. Hanno realizzato la distilleria Gipsy, dove tra righe, cuori e stelle, emerge l’animo nobile del leggendario liquore.
La confezione, in edizione limitata, verrà lanciata per San Valentino e sarà in vendita in esclusiva da Peck Milano.
Cosa aspettate a prenotare la vostra?
All’interno troverete anche una mia ricetta, studiata ad hoc per accompagnare i vostri momenti più dolci.
E credetemi quando vi dico, che appena l’avrete tra le vostre mani, capirete la luce che sprigiona e che sto cercando di raccontare.