C'è voluto un anno a Rockstar per trasportare il suo capolavoro sulla next-gen. Successo bissato?
Era settembre dello scorso anno quando il quinto capitolo della serie che ha definito il concetto dei free roaming arrivava in redazione per risucchiare tutto il nostro tempo libero (e anche quello lavorativo) con l'obiettivo di trasportarci in una Los Santos credibile e incredibilmente coinvolgente. A quel tempo avevamo gridato al capolavoro e ci eravamo sentiti in grande compagnia con praticamente tutta la stampa di settore e poche settimane dopo il nostro giudizio era stato confermato anche dalle incredibili vendite del gioco. A più di un anno di distanza da quell'evento, Rockstar è pronta a tornare in scena riproponendo un Grand Theft Auto V indirizzato alla cosiddetta next-gen: PlayStation 4 e Xbox One. Il PC, al momento, è ancora fuori dai giochi visto che bisognerà aspettare fino all'inizio del prossimo anno, ma ciononostante quello che ci troviamo davanti non è una semplice remaster in alta risoluzione ma qualcosa di decisamente più corposo. Sia chiaro: la struttura, la trama, il gameplay e il mondo di gioco sono rimasti ovviamente inalterati e perfettamente fedeli a quanto visto su PlayStation 3 e Xbox 360 poco più di un anno fa ma tra i potenziamenti grafici e tecnici, l'incredibile aggiunta della visuale in prima persona e un quantitativo sterminato di piccoli ma nuovi contenuti, è veramente difficile non apprezzare il lavoro svolto dalla software house in questo lasso di tempo. Anche per questo motivo, l'articolo che state leggendo è completamente focalizzato sulle novità di questa riedizione e vi rimandiamo invece alla recensione originale pubblicata sul sito se volete sapere cosa è GTA V e cosa ha da offrire a chi si rivolge per la prima volta a questa serie oppure arriva dal precedente capitolo.
twittalo! GTA V arriva sulla next-gen ed è subito, ancora una volta, capolavoro!
Grand Theft Duty
Partiamo subito con la novità cardine di questa riedizione: la visuale in prima persona. I ragazzi di Rockstar hanno utilizzato gran parte del tempo a loro disposizione nello sviluppo di GTA V next-gen per trasformare il gioco in un vero e proprio FPS. Ma non si è trattato di spostare semplicemente la telecamera per "farla entrare" nei vari protagonisti visto che per realizzare nel migliore dei modi questo importante cambio di prospettiva, è stato necessario realizzare un quantitativo stupefacente di nuove animazioni (si parla di circa 3000 che riguardano la miriade di azioni che è possibile compiere nel gioco) e naturalmente ripensare dalla base gran parte dei comandi del gioco.
Semplicemente premendo il touchpad di PlayStation 4 è possibile cambiare al volo la visuale in qualsiasi momento ad eccezione delle sole cutscene e per venire incontro ad ogni gusto, Rockstar ha realizzato tutta una serie di configurazioni alternative dei controlli e ha implementato una nuova serie di opzioni per rendere l'esperienza ancora più personalizzabile. In primis è possibile separare la visuale a piedi da quella a bordo di vetture e velivoli ma è possibile anche ad esempio abilitare o meno il cosiddetto headbob, ovvero il movimento della testa mentre si cammina, così come modificare la telecamera quando si effettuano capriole o movimenti bruschi della visuale. È stato aggiungo un ulteriore livello di mira assistita per rendere meno automatico l'agganciamento del bersaglio e come se tutto questo non bastasse, il gioco permette di alterare manualmente il campo visivo, il field of view per voler utilizzare i termini tecnici, aumentandolo o diminuendolo in base al proprio gusto. Persino la copertura è stata ripensata con l'uso del dorsale destro che permette ora di "agganciarsi" a qualsiasi ostacolo per poi sporgersi con il classico grilletto sinistro. Non manca persino il fuoco alla cieca o, molto intelligente e utile, la possibilità di lanciare rapidamente una granata mentre si sta utilizzando la visuale dal mirino. Alla prova dei fatti e alla luce delle quasi dieci ore con cui abbiamo messo alla frusta GTA V next-gen, possiamo tranquillamente dire che la visuale in prima persona funziona veramente bene quando si è a piedi ma non ci ha convinto fino in fondo mentre si è alla guida a causa della natura stessa dell'esperienza di gioco che, essendo ben lontana da una qualsivoglia natura simulativa, tende a favorire chi ha la visuale più ampia, soprattutto quando si è in aria o si sta guidando tra le strade di Los Santos. Ciononostante poter giocare il titolo come un qualsiasi FPS sembra aver potenziato a dismisura il comparto online con alcune modalità, in primis il team deathmatch, che adesso sembrano affiancarsi realmente ad un qualsiasi Call of Duty in termini di frenesia dell'azione e coinvolgimento del gameplay. Tra l'altro, in fase di configurazione del match, è possibile forzare o meno una determinata visuale così da lasciare nelle mani dell'host eventuali valutazioni sul bilanciamento. È stato interessante notare come questa aggiunta sostanziale al gameplay abbia di fatto obbligato Rockstar a ritoccare tutta una serie di elementi di contorno. Tutti i contributi video e gran parte dei manifesti e delle vetrine sono stati ovviamente convertiti in alta risoluzione mentre tutti i personaggi sono stati potenziati con un nugolo di nuove espressioni facciali e un comparto di texture spesse volte nuove di zecca. Inoltre ogni singolo mezzo di locomozione è stato arricchito di un cruscotto completo di elementi, indicatori e spie funzionanti proprio per andare incontro alla visuale dall'interno finalmente implementata. Persino il cellulare e il suo utilizzo sono stati completamente rivisti per risultare comodi e facilmente utilizzabili mentre si passeggia per le vie di Los Santos osservando la città dagli occhi del protagonista.E non è tutto…
Proprio così perché accanto a una novità così sostanziale ce ne sono una miriade di piccoline e che riguardano la parte contenutistica offerta ai giocatori con un particolare occhio di riguardo per chi ha scelto di tornare a Los Santos dopo averla già visitata sulla precedente generazione. Si tratta di un paio di nuovi veicoli e di altrettante armi inedite, un'accetta e una devastante rail gun sperimentale, ma anche di una serie di nuove attività come la possibilità di identificare delle specie animali nei panni di Franklin per sbloccare un piccolo veicolo da sub, alcune nuove gare per le stock car e la possibilità di scovare una serie di graffiti di un artista di strada che permettono alla fine di sbloccare alcuni costumi da scimmia. Per tutti i giocatori, vecchi e nuovi, le due aggiunte più interessanti riguardano una missione per Michael che lo porterà a raccogliere tutti i macabri indizi per ricostruire un crimine e per attivare alla fine alcuni filtri grafici in stile Noir che potranno essere spenti o accesi a nostra discrezione e l'implementazione nella campagna (e ovviamente nell'online) di tutti gli undici aggiornamenti rilasciati in questi mesi, comprensivi di 29 nuovi veicoli e 12 armi assolutamente inedite, giusto per citare i due elementi più in vista.
Ma anche in questo caso ce ne sono diversi altri più piccoli ma ugualmente interessanti come la possibilità, finalmente, di accucciarsi mentre si è alla guida per schivare i proiettili o alcuni ritocchi che riguardano la mini mappa ora in grado di mostrare più strada e indicatori anche nello zoom di default. Rockstar non ha mancato neanche di utilizzare a fondo i due pad delle nuove console: su Xbox One si è "limitata" a implementare la vibrazione dei grilletti mentre si è alla guida, mentre su PlayStation 4 oltre a poter utilizzare il touchpad per selezionare al volo armi e stazioni radio, è possibile ascoltare le conversazioni telefoniche o in macchina attraverso lo speaker del controller. Inoltre il led luminoso cambierà colore in base al personaggio controllato ma, soprattutto, restituisce un lampeggio decisamente azzeccato quando si viene inseguiti dalla polizia che, in diverse occasioni al buio, ci ha fatto sorridere. Concludiamo questa carrellata di novità con la parte relativa a Grand Theft Auto Online, un elemento imprescindibile dell'esperienza di GTA V ma che, a suo tempo, faticò non poco a farsi notare a causa di una serie di problemi di stabilità e di una mancanza cronica di contenuti piacevoli sulla lunga distanza. Come dicevamo poco sopra, tutti i contenuti rilasciati fino ad oggi sono stati ovviamente implementati (quindi decine e decine di veicoli, armi, vestiti e accessori nuovi di zecca) ed è inoltre possibile portarsi dietro il proprio personaggio tramite una rapida procedura di conversione che permette, tra l'altro, di ricrearlo anche esteticamente dopo il trasferimento. Questo perché GTAO offre ora un editor di creazione decisamente più versatile e potente che pur rimanendo ancorato al concetto originale dei tratti somatici in gran parte automatizzati sulla base della scelta dei genitori, offre ora numerosi preset aggiuntivi e svariati slider per ritoccare gli elementi fisici e facciali più importanti. È stato anche potenziato il numero di giocatori massimo che possono entrare in partita che ora diventa di trenta con due spettatori, rispetto ai sedici originali. È indubbio che anche noi confidavamo e speravamo nell'aggiunta delle benedette rapine che stiamo attendendo fin dall'uscita originale ma almeno lo sviluppatore non è rimasto con le mani in mano.Largo ai tecnicismi
Oltre all'aspetto contenutistico, dove GTA V ha subito grandi modifiche è ovviamente nel suo comparto tecnico visto che le nuove console, e in futuro il PC, sono dotate di un bel po' di forza bruta aggiuntiva rispetto alla precedente generazione. Innanzitutto il gioco gira ora a 1080p a 30 frame al secondo, con il computer che potrà essere spinto fino alla risoluzione 4K (ma lì dovremo vedere a suo tempo il lavoro di ottimizzazione svolto). La fluidità è sicuramente molto più elevata che in passato, anche se non possiamo negare che in alcuni frangenti, specie quando si guida di giorno nei punti più affollati di Los Santos, il frame rate non è poi così stabile. Allo stesso tempo è eccezionale il lavoro fatto per eliminare praticamente del tutto i fenomeni di pop-up e pop-in - l'apparizione di elementi su schermo e il caricamento delle texture su di essi - che da sempre contraddistinguono i titoli Rockstar, aumentando allo stesso tempo l'orizzonte visivo. Purtroppo però, anche in questo caso volendo andare a cercare il proverbiale pelo nell'uovo, nonostante il lavoro egregio fatto con l'implementazione di un paio di filtri anti-aliasing e dell'anisotropico, nelle scene più vaste e di maggiore respiro le scalette ci sono ancora e si notano anche piuttosto facilmente.
Assolutamente nulla da dire invece per quello che riguarda l'aumento di realismo delle varie condizioni meteo, con venti che ora hanno ripercussioni credibili sulla vegetazione e sulle onde che si infrangono in modo molto più realistico sugli elementi dello scenario, mentre le pozzanghere che si vengono a formare in caso di pioggia mostrano riflessi e rifrazioni estremamente realistici. È subito evidente come Rockstar abbia lavorato durissimo per potenziare a dismisura la gestione delle luci e delle loro fonti (che ora sono addirittura triplicate rispetto a quanto visto su PS3 e 360) e che hanno ripercussioni sulla qualità generale di tutto lo scenario rendendo ancora più d'impatto, quasi cinematografici, le albe e i tramonti. Anche grazie ad un aumento generale del numero di vetture e passanti che ora popolano le strade e che si esibiscono in attività e situazioni in grado di rendere ancora più viva Los Santos e la sua periferia. Gli effetti particellari sono aumentati anche loro a dismisura e arrivano a coinvolgere persino la nebbia volumetrica che "avvolge" lo scenario quando cala la notte e l'inquinamento luminoso crea quel tipico effetto da grande metropoli dove si nota una luce diffusa generale sulla distanza. Chiudiamo la carrellata tecnica spendendo qualche parola anche sui modelli dei protagonisti che naturalmente si sono arricchiti di texture ad alta risoluzione e di un comparto nuovo di zecca di nuove animazioni facciali a sottolineare i vari momenti recitativi. Peccato soltanto che passanti e personaggi secondari siano rimasti decisamente ancorati al passato e ora stacchino in modo negativo da tutto il resto mentre alcuni elementi dello scenario mostrano il fianco a texture di qualità molto più bassa rispetto a tutto il resto, probabilmente a causa di un lavoro di ottimizzazione e potenziamento che non ha riguardato l'intero mondo di gioco. Giusto per bloccare sul nascere qualsiasi speranza ottimistica, GTA V rimane completamente doppiato in inglese con solo i sottotitoli nella nostra lingua mentre anche la colonna sonora ha subito un potenziamento incredibilmente corposo con un totale di 150 canzoni nuove di zecca e tutta una serie di spot, dialoghi e commenti assolutamente inediti. Grand Theft Auto V - Trailer di lancio delle versioni PlayStation 4 e Xbox OnePro
- Ora non è solo l'action free roaming di riferimento, ma anche il più corposo shooter in prima persona free roaming
- Tecnicamente è semplicemente enorme il lavoro svolto da Rockstar
- Tantissimi nuovi contenuti che arricchiscono l'esperienza single player
- Apprezzabile il lavoro svolto per potenziare anche GTA Online...
Contro
- ...peccato che ancora non si sappia nulla delle rapine
- L'aliasing è ancora presente sulle scene più vaste e la fluidità del frame rate non è totale
- Non ci sarebbe dispiaciuto un po' di sconto per i vecchi possessori del gioco