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Quando muore qualcuno a noi caro è sempre una tragedia, una parte di te è come se andasse via per non tornare mai più. Questo è quello che ho provato ieri, quando il mio cellulare è collassato su se stesso ed è diventato cibo per i vermi.Nel giro di una settimana in casa mia tre cellulari Nokia hanno subito la stessa sorte: auricolare interno deceduto, ergo primaria funzione del cellulare finita. Certo, i vari lettori mp3, le varie fotocamere hanno continuato a funzionare all'interno di quell'involucro grigio o nero, però proprio quel maledetto, minuscolo, auricolare, che rendeva quell'insieme immenso di funzioni un "telefono", è morto.Io al mio c'ero affezionato, poverino, mi ha accompagnato in tante avventure, ha subito un sacco di cadute in terra, voli dall'amplificatore (per colpa delle vibrazioni) memorabili, insomma un vero duro, un soldato di prima linea che non si tira indietro davanti al nemico. Prima di arrivare alla decisione di abbandonarlo ci ho meditato tanto (circa 2 secondi), però non si poteva più andare avanti così. E allora sento Fred, mi armo di coraggio, soldi e macchina e insieme ci dirigiamo verso MediaWorld. Mai l'avessi fatto. Tralasciando il fatto di esserci persi in una zona industriale desolata adiacente all'aeroporto di Cagliari, arrivati in prossimità del mega centro commerciale inizio a presagire il disastro: fila chilometrica. Di fatti miriadi di persone si recano nel mondo dell'elettronica, per uscirne ovviamente a mani vuote. Senza tanti fronzoli mi fiondo sui cellulari. E c'è quello super tecnologico, e quello che non ha tasti, e quello che ti fa il caffè, quello con la bambola gonfiabile all'interno, però non ce n'è neanche uno che assolva ai compiti a me necessari, ovvero telefonare e mandare sms. Perché alla fine un cellulare serve a questo, no!? Cosa me ne faccio di astronavi da 600€ che hai paura anche solo a guardare perché potrebbero rompersi? E invece tutti quanti son li, appollaiati attorno a questa sorta di fortino con le insegne dei più grandi gestori telefonici italiani, che ammirano i cellulari strafighi, però comprano quello "similfigo" in offerta, che cercano di comparare il proprio cellulare con quello esposto, quasi fosse una gara a chi ce l'ha più lungo. E così, dopo il fallimento di MediaWorld, ci dirigiamo verso un altro immenso centro commerciale, e quindi ancora verso altre miriadi di persone. Ma qui, finalmente, riesco a trovarlo. Eccolo, è lui. Piccolo, compatto, non ha fotocamera, lettore mp3, lettore DVD, DiVX, CD, digitale terrestre integrato, non ha neanche il Bluetooth e per di più non è UMTS, è un semplicissimo GSM! Pensavo ormai non li facessero più. È perfetto, costa pure poco - 39€ - e sembra altamente funzionale. «Scusi, questo Nokia qua da 39€, vorrei prenderlo»«Ah... non ha fotocamera, lettore mp3, non ha nulla»«Un cellulare quindi»E vorrei proprio capire cosa c'è di strano nel comprarsi un cellulare che svolge la semplice funzione di telefonare, vorrei proprio capire come mai è diventato così indispensabile avere assolutamente l'ultimo modello uscito. Conosco persone che hanno venduto una motocicletta pur di comprarsi l'ultimo Nokia N8. Io vivo bene così, con il mio cellulare senza memoria SD, senza suoneria che si sente a dieci stanze di distanza, che costa poco, è leggero, quasi sgradevole alla vista, però ha una cosa che i vostri cellulari non hanno: una torcia potentissima! L'optional più utile del mondo, soprattutto quando devi salire le scale di casa, alle 5 a.m., completamente storto.
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