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Gratitudine: la vera strada per la felicità

Creato il 12 ottobre 2011 da Cippina
Gratitudine: la vera strada per la felicità
Gratitudine è una parola che racchiude un significato splendido ma è ahimè poco utilizzata.
Riscoprire la gratitudine è il vero segreto della felicità. Sentirsi grati per ciò che si ha e per ciò che si vive permette infatti di rendersi conto di tutte quelle cose che spesso si danno per scontate e che sono invece dei piccoli grandi doni. 
Non dare tutto per scontato, essere grati quotidianamente, riconoscere la propria fortuna: ecco il segreto della felicità. La gratitudine è la chiave della felicità.
Solo la gratitudine ti consente di concentrarti sul momento presente, su tutto quello che hai, e non parlo solo di cose materiali, ma di tutti gli affetti, di tutti gli attimi di vita, di tutte le persone, gli oggetti e le gioie che ogni giorno vivi. Essere grati per ciò che si ha, qui ed ora, distoglie da tutti quei pensieri negativi che ogni giorno ci affliggono. Sii grato, sii riconoscente per ciò che hai, non pensare a ciò che non possiedi, quella è una strada che ti allontana dalla felicità. Prova ad essere grato. Per una volta pensa a quanto sei fortunato, non dare tutto per scontato. 
Se vuoi essere felice, coltiva la gratitudine. Sii grato.
Meditazione sulla gratitudine
(tratto da: "L'età dell'Acquario)

Questa è una breve meditazione sulla gratitudine, sul mistero della gratitudine.
Essere grati, sentirsi grati.
La gratitudine che esprimiamo, la gratitudine che non esprimiamo ed altra gratitudine ancora, sepolta più in fondo, che non sappiamo nemmeno di avere.
Siamo grati.
Può darsi che abbiamo paura della gratitudine.
Può darsi che ne abbiamo paura e non lo sappiamo.
Paura che ci faccia sentire inferiori, paura che ci lasci alla mercé dell’altro.
Paura.
Quando cominciamo a capire che questa paura ci separa, che è una barriera crudele dentro di noi e tra noi e gli altri, allora cominciamo a lasciar andare, e la gratitudine può affiorare.
Essere grati significa sentire di più.
Significa scoprirsi esseri umani più completi.
Che cos'è la gratitudine? Da dove parte? Com’è? Perché?
Occasioni di gratitudine: persone, paesaggi, animali verso cui sentiamo gratitudine.
È come una carezza.
Praticando si diventa più grati.
Forse chi è veramente maturo dentro di sé passa la vita a ringraziare invece che a chiedere: di lì la gioia, il privilegio della gratitudine, il privilegio di ringraziare.
Nei momenti di sofferenza, la consapevolezze che li avvolge può assumere a volte un sapore di accettazione molto simile alla gratitudine.
C’è qualcosa di forte e di dolce nel soffrire con gratitudine ed accettazione.
C’è l’intuizione oscura di una vita più grande di quella che viviamo, dove anche la sofferenza ha un senso.
La gratitudine per le piccole cose è una grande cosa.
L’amicizia è fatta di gratitudine.
“Improvvisamente”, ha detto un poeta, “mi sentii grato.
Ma per chi e per che cosa, non so.”
La gratitudine unisce.
Sentirsi grati è come sentirsi a casa: perciò siamo così contenti. Allora la nostra vera casa, la nostra vera origine, non è altro che gratitudine.
Che tutti noi si possa essere grati.
Che tutti si possa percepire la gratitudine dentro di noi e quella che ci viene da fuori. Che tutto il mondo possa essere più grato.
Che ondata di calma e di gioia, se soltanto la gratitudine generale aumentasse un poco! Quando pensiamo che le cose ci siano dovute, non possiamo essere grati.
Quando abbiamo capito che nulla ci è dovuto, allora incominciamo ad essere fervidamente grati, allora ci coglie di sorpresa la gratitudine.
Quando non diamo più le cose per scontate, ci ritroviamo in mano la gratitudine.

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