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Grattacielo di scorie d’acciaieria a crotta d’adda

Creato il 30 dicembre 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

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Cremona Ecologia chiede di ampliare con un sopralzo di oltre 55 metri il progetto originale della discarica di Crotta D’Adda, dove il gruppo Arvedi deposita materiali inerti. L’amministrazione provinciale ha escluso, di nuovo, la procedura di Valutazione d’impatto ambientale. cresce un grattacielo di scorie. Fin dove???

Niente procedura di Valutazione d’impatto ambientale per il sopralzo di 55,5 metri – l’equivalente di un grattacielo di rifiuti – richiesto da Cremona Ecologia per un ampliamento della discarica di Crotta D’Adda, dove il gruppo Arvedi porta scorie inerti. La domanda del gruppo industriale è solo all’inizio della fase istruttoria: viene negata però la valutazione delle conseguenze dell’aumento di produttività e quindi di rifiuti su un’area vasta. Se da parte dell’acciaieria giunge l’impegno a cercare un metodo per il riciclo interno dei rifiuti senza creare altre discariche, la realtà attuale è proprio l’opposto. Aumentano di dimensioni le discariche esistenti e in più Cremona Ecologia ne chiede una nuova a Grumello. Fino a che punto si potrà procedere in questo modo, aumentando le discariche? E con quali conseguenze per l’ambiente e la salute? E chi rappresenta i cittadini se il piano rifiuti provinciale nemmeno considera questo problema e la stessa Regione non valuta la situazione della zona di Cremona? Ufficialmente, gli uffici regionali hanno appreso i dati del raddoppio di produzione solo a cose fatte, raccomandando solo di aggiornare l’autorizzazione integrata ambientale.

Lo stato dei fatti e delle richieste inquieta non poco i residenti di Grumello ma anche i vicini di casa dell’acciaieria, che vedono polveri depositarsi sui davanzali, come dichiarato nelle riunioni dell’Osservatorio Arvedi del Comune di Cremona. Il M5S ha già presentato un’interrogazione alla Camera, il Pd per la prima volta ha compiuto un’analisi pubblica dettagliata sul gruppo Arvedi, in particolare sul progetto di discarica di Grumello.

Si procede a vista, ecco il timore, circondati da un numero sempre maggiore di discariche e senza una prospettiva di lungo termine, dunque senza alcuna garanzia per l’avvenire. Se la richiesta rivolta a Crotta D’Adda sarà accolta, l’industria vi potrà depositare scarti di ghiaia e di pietrisco, rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, fanghi e rifiuti di perforazione di pozzi per acque dolci, ma anche scorie non trattate, scorie di fusione, rifiuti di vetro, materiali refrattari provenienti dalle lavorazioni metallurgiche, miscele bituminose e altro ancora.

Gli agricoltori della zona si fanno sentire. Il 4 novembre Stefano Repetti ha presentato alla Provincia un documento per conto delle aziende agricole Ghirardi Luigi e Cascina Belvedere di Umberto Donzelli. E’ un documento che segnala i punti critici e chiede di verificare l’effetto della dispersione delle polveri esposte al vento, ma anche l’adeguatezza del sistema di arginatura della discarica esistente alla luce di un episodio di smottamento, oltre all’accessibilità degli appezzamenti. Inoltre, secondo la proposta del gruppo industriale, il trasporto dei rifiuti da Cremona a Crotta sarà effettuato ancora su camion, non su acqua, via canale navigabile.

(www.telecolor.net)

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