“I mercati chiedono più integrazione all’Ue”. Come si fa a prendere sul serio una frase simile? Se fosse stata pronunciata in altri tempi, nessuno avrebbe creduto di doverla attribuire a un presidente del consiglio, oltretutto qualificato come Mario Monti. I mercati! A che titolo l’Europa debba rispondere agli imperativi dei mercati non lo capisce nessuno. Siamo arrivati alla follia, al non senso. E’ naturale che in quadro così insensato che la Merkel abbia dichiarato che “non ci sono spazi per rinegoziare gli aiuti alla Grecia”.
Si parla della Grecia come di uno stato criminale, peggio che se avesse praticato torture innominabili (che, come allo scuola Diaz), peggio che se avesse ammesso per legge che non bisogna denunciare i pedofili (il Vaticano vuole che i vescovi non denuncino i preti pedofili). Di chi danneggia con guerre senza senso l’economia mondiale, anzi la vita quotidiana della gente, nemmeno si parla se con sussiego (gli States, la Nato, ma anche vari regimi responsabili di ben altri danni). Solo l’Europa vive questa autoflagellazione priva di prospettive future, dettata da poteri incontrollati (come si definiva il terrorismo una volta).
Appena tenute le elezioni, hanno preso il potere gli stessi partiti che hanno governato dopo il regime dei colonnelli. “L’untore fa il medico” (by Alessandro Bartolini). E vogliono anche la road map per l’euro.
Invece delle elezioni bastava un comunicato della Merkel e della Bce.
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