Il clima umano in Grecia dev’essere straordinario. Due clandestini afghani sono morti per asfissia nel bagagliaio di un bus che si trovava su un traghetto che viaggiava dalla Grecia ad Ancora. E altri immigrati clandestini sono stati ricoverati per asfissia.
C’è da chiedersi che guerra sia questa, contro chi. I clandestini, i poveri? E’ un episodio, tragico.
Sono questi clandestini il grande pericolo che corre il mondo occidentale? E’ questa la risposta della civiltà occidentale al fenomeno dell’immigrazione? Conculcare tanta paura che alcuni si nascondono nei bagagliai?
Questo accade nello stesso giorno in cui il governo di Atene pone una richiesta tipica di un sindacalista: meno licenziamenti pubblici. Che cosa conta questo governo si vede. Intanto ci prova: propone al Leviatano, al mostruoso superpotere europeo e mondiale una proroga di almeno due anni al piano di austerità “imposto” (come dice l’agenzia Ansa) da Unione europea e Fondo monetario internazionale.
Più che una proposta sembra una preghiera. Uno Stato che da solo difficilmente può ridurre sul lastrico l’Europa nera, supplica di poter sopravvivere. Ci vorrebbe un’analisi approfondita e molto più seria. Intanto però aumenteranno i disoccupati. Con quali conseguenze? E’ vita questa?
p.z.
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