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Grecia in bancarotta:: Anche Tsipras rinuncia, la Ue taglia un miliardo di aiuti

Creato il 10 maggio 2012 da Ilarius
Grecia in bancarotta:: Anche Tsipras rinuncia, la Ue taglia un miliardo di aiuti
ATENE - Dopo il nulla di fatto del partito conservatore Nea Dimokratia (ND), ieri un'altra fumata nera è arrivata dal leader del partito di sinistra radicale Syriza, Alexis Tsipras, che ha rinunciato all'incarico di formare un governo. Oggi l'incarico di avviare le consultazioni passa ai socialisti del Pasok. Atteso per oggi intanto il versamento di 4,2 miliardi dell'Efsf (Fondo Salva Stati), prima parte dei 39,4 miliardi del piano di aiuti da 130 miliardi approvato a marzo.
Grecia in bancarotta:: Anche Tsipras rinuncia, la Ue taglia un miliardo di aiuti
Ieri, in serata, Alexis Tsipras ha rinunciato formalmente al mandato esplorativo per formare un Governo dei partiti anti-austerity, sebbene questi rappresentino il 66% dei voti espressi nel nuovo Parlamento;  «Non possiamo realizzare il nostro sogno di formare un governo di sinistra. Domani rimetterò il mandato al presidente della Repubblica» queste le sue parole giunte ieri al termine di una giornata frenetica alla ricerca di una coalizione di governo che possa riportare un pò di stabilità nel Paese ancora nel caos dopo le elezioni di domenica.
Oggi, in base alla legge il presidente Karolos Papoulias dovra' affidare l'incarico al leader del terzo partito uscito dalle elezioni di domenica, Evangelos Venizelos, a capo dei socialisti del Pasok che ieri ha tuonato «L'uscita dall'euro significherebbe povertà di massa».
 La situazione politica greca e i rapporti con l'Europa si fanno entrambi sempre più complicati.
Sempre ieri alcuni governi dell'Eurozona (Germania e Finlandia in testa) avrebbero sollevato preoccupazioni sull'opportunita' di sborsare la prossima tranche del salvataggio alla Grecia, pari a 5,2 miliardi, fissata per oggi. Poi, grazie anche alla mediazione della Commissione e della Francia, la situazione si è sbloccata; la soluzione trovata si basa su un  versamento di 4,2 miliardi, necessari per evitare la bancarotta immediata, tenendo il miliardo restante che sarà versato in funzione del fabbisogmo della Grecia. Un chiaro segnale per far pressione su Atene.
La situazione è sempre più complicata, da una parte l'ipotesi di nuove elezioni che permetterebbero di mantenere in vita il governo tecnico di Papademos, dall'altra l'uscita della Grecia dall'euro. Sono queste le ipotesi più accreditate per il futuro di Atene, una cosa è certa questo stallo politico in Grecia mina la stabilità dell'Eurozona e rischia seriamente di creare un effetto domino per Italia e Spagna già alle prese con i timori di un tracollo delle banche.
 "La stabilità dell'eurozona ormai è utopia... prepariamoci a toccare il fondo".
ILARIUS
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