È stato infine raggiunto un accordo tra il governo di Atene e gli agricoltori greci, che da settimane presidiavano centinaia di posti di blocco improvvisati con i quali avevano bloccato diverse strade del paese.
Gli operatori del settore agricolo stanno infatti in queste ore rimuovendo le barriere in corrispondenza delle principali vie di comunicazione che collegano la penisola ellenica a Bulgaria e Turchia, erette per protestare contro l’aumento delle imposte e contro la riforma del sistema pensionistico.
Con i loro trattori, oltre che con balle di fieno e cataste di legname, i proprietari terrieri e gli allevatori greci avevano infatti impedito qualsiasi traffico attraverso la frontiera orientale del paese, scatenando anche una contro-protesta oltreconfine, con un analogo blocco imposto dai camionisti bulgari che, attraverso i loro rappresentanti, hanno duramente criticato il governo di Atene per la sua incapacità di risolvere celermente la questione.
L’esecutivo guidato da Alexis Tsipras, per raggiungere un’intesa con i manifestanti e riportare l’ordine, ha quindi promesso che saranno implementate delle politiche di sostegno al settore agricolo, come parziale compensazione per i forti sacrifici che comporteranno le politiche di austerità che i creditori internazionali hanno imposto alla Grecia.
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