Green Day, Book Blogger May e un malditesta pazzesco

BASTAAAAAAAA!!Basta basta basta pioggia!!!!Si sono forse dimenticati di spostare l'interruttore del brutto tempo su "OFF"??Non ce la fò più! In più ho malditesta e devo studiare, roba da "mammamiacommmesto"Però lo ammetto, il malditesta è colpa mia: ierisera la mia dolce metà e io siamo andati al concerto dei Green Day a Rho!!!E' stato bellissimo! Un palco gigantesco, un gioco di luci strabiliante, per non parlare della voce di Billie Joe Armstrong (il cantante): troppo bravo!L'unica pecca è stata che il palco era troppo basso, e dato l'esorbitante numero di persone presenti ho visto ben poco, dovendomi alzare in punta di piedi ogni tre per due e allungare il collo sopra le teste.Per fortuna che le canzoni mi hanno distratto; a parte alcune di quelle nuovissime hanno praticamente ripercorso la loro storia, passando da Dookie a When I come around, per poi andare ad American Idiot, Jesus of Suburbia e la mitica Basket Case. E poi Welcome to Paradise, Minority e Good Riddance in versione acustica.Si capisce che mi piacciono da matti??
Detto questo, avrei un sacco di altre cose di cui raccontare, ma pochissimo tempo per farlo.Temo che tutto ciò di cui vorrei scrivere slitterà al 1° Giugno (primo giorno di libertà dopo il secondo compito di Chimica Organica).Però almeno vi lascio con un libro, comprato al Salone del Libro di TorinoCosì riesco anche a contribuire alla Book Blogger May organizzata da Strawberry

Libri da SaloneChe valore hanno fiere, incontri e seminari "librocentrici"
In realtà avrei un sacco di cose da dire, in primis che ho conosciuto proprio Strawberry, ed è stata un'emozione bellissima parlarle e poter prendere il caffè con lei.In questo post mi limito a segnalarvi il libro che ho comprato:
Luis Sepùlveda
"Ingredienti per una vita di formidabili passioni"
Sinossi:La scrittura, l'impegno politico, le amicizie, l'esilio, il viaggio: elementi indissolubilmente intrecciati nel racconto di una vita avventurosa e affascinante come quella di Luis Sepúlveda. Da quando, ragazzino, i primi amori lo inducono a trascurare la passione calcistica e a coltivare quella per la poesia, Sepúlveda scopre che la letteratura che vale è quella che riesce a dar voce a chi non ha voce. Ripercorrendo una vocazione dalle molte sfaccettature, queste pagine intrecciano racconti di vicende personali, storie di lavoratori e delle loro lotte, grida di dolore per lo sfruttamento criminoso dell'ambiente, riflessioni sferzanti sulla crisi economica che ha investito l'Europa e rievocazioni di momenti condivisi con amici e "maestri" tra gli altri Neruda, Saramago, Tonino Guerra. Emerge soprattutto il Sepúlveda uomo: i ricordi mai sopiti del difficile passato cileno, i destini dei compagni dispersi dall'esilio che si ritrovano su una piccola baia del Pacifico, un viaggio nel deserto di Atacama, ma anche squarci di vita domestica, il ricordo di un nobile amico a quattro zampe, la gioia di riunire intorno a un tavolo una meravigliosa famiglia allargata da cui farsi chiamare con l'epiteto di "vecchio". E su tutto la consapevolezza, sempre e comunque, di aver vissuto "una vita di formidabili passioni"."
Non è il primo libro di questo scrittore che leggo, ma è il primo con un tema così impegnativo. In più è una copia firmata!
Perdonatemi, ma ora devo scappare nuovamente.See you soon!!