Ne abbiamo parlato tanto e in questi giorni la triste storia di Green Hill, lo stabilimento di Montichiari (BS) che alleva beagle “da vivisezione”, è tornata alla ribalta tra i titoli dei TG e dei giornali.
Eravamo rimasti alla denuncia della (EX) Ministra Maria Vittoria Brambilla. Sapevamo che la strada per la chiusura di Green Hill sarebbe stata lunga, ancora ricca di ostacoli e colpi di scena e così è stato.
Due giorni fa un’altra grande manifestazione è stata organizzata per chiedere che lo stabilimento chiudesse definitivamente i battenti.
Nel frattempo le indagini hanno portato alla luce curiose novità ed anche abbastanza inquietanti; infatti, tra i “clienti” di Green Hill sembra figurino alcune società animaliste tedesche e francesi. La domanda che sorge spontanea è: come mai dei beagle finiscono lì e non in laboratori o a società farmaceutiche? Secondo questi animalisti, da Green Hill sarebbero arrivati cani già utilizzati negli esperimenti e salvati dalla soppressione. Prendersi cura di animali reduci dalla sperimentazione è una pratica diffusa anche in Italia. Ma se Green Hill non fa direttamente sperimentazione sugli animali, come mai i suoi beagle vengono venduti a strutture che curano animali proveniente dai laboratori?
Geapress, fonte della notizia, riferisce inoltre che dall’inizio dell’anno, sarebbero 70 i cani finiti in strutture animaliste in Germania e 40 in Francia. La maggior parte dei beagle senza microcheap.
In tutti i casi si tratta di cani, sia maschi che femmine, nati tra il 2007 ed il 2010. Anche giovani, dunque. Perchè Green Hill li ha venduti alla protezione animale? A cosa sono, o non sono, serviti? La risposta è affidata alle indagini.
Intanto la mobilitazione popolare è ancora alta. La sorte dei beagle di Green Hill ha toccato le coscienze di noi tutti ed ognuno sta cercando di fare il possibile per aumentare l’attenzione sul problema e velocizzare la chiusura del “leager” di Montichiari.
Sabato 19 Novembre 2011 ore 14.00 presso la piazza del Municipio di Montichiari (BS) è prevista una nuova manifestazione alla quale parteciperà anche maria Vittoria Brambilla.
Dobbiamo continuare a dire NO con tutte le forze e con tutti i mezzi a nostra disposizione per fermare l’attività di Green Hill e boicottare tutti i suoi clienti!
Non dimentichiamo che altri animali hanno bisogno del nostro aiuto!
In tema di cani, vorrei invitarvi, oggi, a sottoscrivere la petizione per la salvaguardia dei randagi in Ucraina.