Stessa decisione per i cinque capannoni dell’allevamento. Prima il sequestro era di natura probatoria.
La magistratura sta valutando l’ipotesi di aggravare la posizione dell’amministratrice, del direttore e di un veterinario dell’azienda, gestita dalla americana Marshall. I tre, già indagati per maltrattamento e uccisione di animali senza necessità, ora potrebbero essere iscritti al registro degli indagati anche per associazione a delinquere aggravata dalla transnazionalità.
Per la Lav, e’ ”un altro fondamentale passaggio per far emergere tutta la verita’ su Green Hill e la conferma che i 2639 beagle usciti dall’allevamento continueranno a vivere con le loro nuove famiglie”.