“Ora basta, non si può continuare ad ignorare l’indignazione dei cittadini”. L’ex ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, sferra un nuovo attacco contro la “fabbrica della morte” di Green Hill, a Montichiari (BS), l’unico allevamento in Italia di cani beagle destinati alla sperimentazione in vivo, e sollecita tutte le autorità e gli organismi coinvolti nella vicenda, perché decidano finalmente di chiudere il canile-lager. “Ciascuno si assuma le proprie responsabilità – chiede – e la smetta di fingere di non sapere”. In un messaggio sulla sua pagina di Facebook, inoltre, l’ex ministro del Turismo ringrazia tutti i militanti animalisti che questa mattina hanno partecipato, insieme con lei, al presidio contro Green Hill nella piazza del municipio di Montichiari e hanno consegnato al sindaco ben 17 mila firme di italiani che chiedono la chiusura immediata dello stabilimento. “Ora o mai più,” scrive ai militanti animalisti invitandoli a partecipare numerosi a tutti agli eventi e manifestazioni che verranno organizzati, a partire da quelli in programma quest’oggi. “Non bisogna mollare. Ognuno di noi deve fare la sua parte, con la generosità di sempre. E così farò anch’io – promette – sarò con voi.” Il mese scorso, l’on. Brambilla – autrice di un emendamento alla legge comunitaria 2011 che vieta l’allevamento sul territorio nazionale di cani, gatti e primato destinati ai laboratori – ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica e ai Nas di Brescia, richiedendo in forma ufficiale un intervento volto ad “accertare violazioni della normativa statale e regionale in materia di tutela del benessere degli animali di affezione”, irregolarità confermate durante un’ispezione di guardie zoofile delegate. La Procura ha aperto un’inchiesta. Inoltre, dopo aver chiesto ed ottenuto di visitare i capannoni dove si trovano i cani, l’on. Brambilla ha anche descritto le condizioni in cui versano gli animali con un intervento a sua firma sul “Corriere della sera” e in un’intervista rilasciata ad Edoardo Stoppa per il programma Striscia la Notizia. “Finalmente si vede la luce in fondo al tunnel dell’orrore di Green Hill – scrive ora su Facebook l’on. Brambilla – e adesso è il momento di concentrare tutte le forze. L’Italia che ama gli animali e vuole vederli rispettati si è unita in un unico grande moto di indignazione, che ha scosso le coscienze e ha smosso l’opinione pubblica per cacciare per sempre la vergogna da casa nostra. Tra coloro che a vario titolo collaborano con la Green Hill – prosegue – stanno cominciando a presentarsi importanti casi di obiezione di coscienza: l’azienda privata che si occupava della sorveglianza dell’allevamento ha, per questa ragione, voluto cessare ogni rapporto e rompere il contratto. I media continuano a tenere alta l’attenzione e questo permette a tutta l’Italia di scoprire quale tragedia rappresenti la struttura ma anche di mettere a nudo coloro che, negli anni, hanno permesso che quell’orrore venisse portato avanti. Il Parlamento deve portare a termine l’iter di approvazione della mia norma di legge che vieterà per sempre questi allevamenti nel nostro paese”. Alla luce di tutto questo – conclude l’ex ministro del Turismo – vi dico: ora o mai più. Non bisogna mollare, questa vergogna nazionale deve essere cancellata per sempre e quelle migliaia di creature innocenti devono essere salvate”.
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