Magazine Attualità
Vi chiediamo di intervenire in massa e con determinazione in una protesta e-mail che coinvolga allo stesso tempo il Comune di Montichiari, la Asl, la Procura di Brescia e la Regione Lombardia. Vogliamo che a Green Hill venga subito ritirata la licenza, vogliamo che chi ha fatto promesse le mantenga o che delle menzogne paghi le conseguenze, vogliamo che tutti i cani siano posti in affido ad associazioni animaliste e non alla stessa azienda Green Hill!Oggi è il momento di alzare ancora una volta la voce e far sentire le urla degli animali prigionieri nelle gabbie!**Blocco mail:[email protected], distrettomontichiari@aslbrescia.it, [email protected], [email protected], [email protected]ardia.it, [email protected]ia.it,
**Lettera Tipo:All’attenzione del sindaco di Montichiari Elena Zanola, della Asl di Montichiari, della Procura di Brescia e del Presidente di regione Lombardia.La presente per chiedere che dopo il sequestro messo in atto oggi da parte del Corpo Forestale la voglia di milioni di italiani di veder chiuso quell’allevamento-lager non rimanga solo una vana speranza o una promessa fatta da qualche politico.Al sindaco e alla Asl di Montichiari chiediamo nuovamente con decisione e con la forza di nuove prove il ritiro dell’autorizzazione che consente all’allevamento stesso di operare. Autorizzazione rilasciata da codesto Comune (prot.36451/2008 del 13.11.2008) a condizione, ovviamente, del rispetto di precisi requisiti di legge, requisiti che, come risulta evidente dagli esiti delle recenti attività di Polizia Giudiziaria e dalla telefonata che prova le soppressioni di cani prima di iscriverli in anagrafe canina, vengono palesemente e gravemente disattesi.Alla Procura chiediamo che la custodia dei cani messi sotto sequestro sia affidata ad un’associazione animalista riconosciuta. Sappiamo che una nota associazione specializzata nel recupero di animali da laboratorio ha fatto richiesta di affido e speriamo che i cani finiscano in buone mani e non rimangano a lungo in quelle dei dirigenti di Green Hill.Alla Regione Lombardia e al suo presidente, il signor Formigoni, vogliamo solo far notare il silenzio seguito ad una roboante conferenza stampa in cui nel gennaio 2012 annunciava che un suo provvedimento avrebbe posto fine alla vicenda di Green Hill. Come al solito tante belle parole in cerca di voti e nessun fatto concreto.Gli animali vittime della vivisezione urlano nel silenzio dei laboratori. Noi siamo la loro voce e continueremo a farci sentire.Distinti Saluti, (nome)
QUESTO INVECE E' UN MESSAGGIO INFORMATIVO E UN AVVERTIMENTO
L'operazione di messa sotto sequestro da parte del Corpo Forestale si è conclusa nella tarda notte di ieri. Molti sono stati i cani trovati senza microchip e le indagini proseguono.IMPORTANTE: i cani sono ancora sotto sequestro all'interno della struttura e messaggi di associazioni che già lanciano appelli e liste di affido per gli adottanti aiutano solo a creare maggiore confusione.Solo quando sapremo di un reale sequestro definitivo e solo quando si saprà chi è l'ente preposto agli affidi si potrà partire con una massiccia e storica campagna di adozioni e salavatggio per questi cuccioli. Chi adesso sta usando i media per far parlare di sè e creando caselle e-mail apposite per gli affidi NON è chi si sta occupando dei contatti con le istituzioni, per cui invitiamo ancora una volta alla calma, alla pazienza, e ad agire ancora senza cantare vittoria prima del tempo. Per la liberazione animale!Coordinamento Fermare Green Hill www.fermaregreenhill.net
QUESTO E' UN ARTICOLO SU QUELLO CHE HA TROVATO LA GUARDIA FORESTALE!
DA ANIMALSBROTHER LIBERAZIONE ANIMALE:
"COMUNICATO I-CARE SU SEQUESTRO GREEN HILL"A seguito delle numerose richieste di informazioni pervenute ad I-CARE relativamente alla situazione attuale di Green Hill si comunica che:Siamo spiacenti ma, dato che il dr. Tettamanti, coordinatore di I-CARE, ha prestato consulenza tecnica in fase di indagini preliminari del procedimento, non ci è permesso rilasciare dichiarazioni in merito ad atti o fatti che hanno portato al sequestro probatorio della struttura e degli animali in essa contenuti.Grazie per la comprensione.Lo staff di [email protected]
* * * * * *"Green Hill ospitava dei cani «fantasma»
MONTICHIARI. I vertici dell'allevamento presentano il ricorso al tribunale della libertà per ottenere il dissequestro del complesso. Decine di esemplari privi di microchipSecondo gli inquirenti qualcuno ha tentato di «inquinare» le prove attraverso un server statunitense Sequestrati tutti i pc dell'aziendaCani «fantasma» e presunti tentativi di «aggiustare» in corsa gli archivi informatici dell'azienda effettuati dagli Stati Uniti attraverso un server internazionale.Ma anche una serie di contestazioni in materia di normative igienico-sanitarie e il sospetto che - in dispregio alla legge italiana -i beagle siano stati ceduti ai laboratori di sperimentazione cosmetica.A 24 ore dal sequestro della Green Hill di Montichiari le indagini condotte dalla Forestale e dalla Digos per conto della procura di Brescia stanno affrescando uno scenario a dir poco inquietante.Un quadro ancora tutto da definire nei contorni e nelle responsabilità che potrebbe tuttavia spianare la strada al ritiro della licenza dell'allevamento di cani destinati alla vivisezione prima ancora della chiusura delle indagini.LE OPERAZIONI DI CENSIMENTO e le visite veterinarie dei quasi 2700 esemplari ospitati nella struttura sul colle di San Zeno si sono concluse all'alba di ieri.I primi riscontri dell'attività investigativa condotta degli agenti della Digos coordinati dal dirigente Giovanni De Stavola hanno portato alla luce numerosi aspetti da chiarire.Nei capannoni erano ospitati una cinquantina di cani privi di microcheap e per questo non registrati all'anagrafe regionale.C'è il poi il mistero sul tentativo di modificare i file aziendali partito dagli Stati Uniti. Da oltreoceano, tramite un server collegato a un terminale di Montichiari, qualcuno ha modificato le schede di alcuni esemplari ospitati nell'allevamento.Un tentativo di «inquinamento delle prove» avvenuto, stando alle fonti investigative, sotto lo sguardo del perito informatico della procura.Da qui l'ordine del pm Ambrogio Cassiani di sequestrare tutti i computer degli uffici di Green Hill.L'inchiesta è comunque solo all'inizio: il materiale informatico acquisito durante la perquisizione viene incrociato con le testimonianze dei dipendenti dell'allevamento per ora ascoltati come persone informate sui fatti.Ma non viene esclusa che la posizione di qualcuno di loro potrebbe cambiare nel corso dell'indagine.La forestale sta ricostruendo la mappa dei clienti della Green Hill per confermare l'ipotesi della procura che i beagle siano stati utilizzati anche nella sperimentazione delle industrie di cosmesi. Un punto chiave dell'inchiesta che vede per ora indatati l'amministratore delegato, il direttore e il veterinario aziendale della Green Hill accusati a vario titolo di maltrattamenti di animali. Nessuno di loro è stato ancora interrogato.Intanto i legali dell'azienda affilano le armi: nelle prossime ore sarà presentato al Tribunale della libertà l'istanza di dissequestro dell'allevamento.Ma a giudicare dal contenuto delle 70 pagine di verbale stilato durante l'apposizione dei sigilli, il quadro probatorio si presenta molto pesante per la società, Al punto che la procura sta valutando l'ipotesi di «liberare» i beagle ovvero di farli accudire all'esterno, anche in piccoli gruppi, ad associazioni animaliste. Per ora la custodia giudiziaria è affidata ad Asl, Green Hill e sindaco di Montichiari.Oggi insieme agli investigatori riprenderà il lavoro dei cinque veterinari chiamati a stilare una scheda sullo stato di salute psicofisica di ogni cane.Un chek up decisivo per capire se hanno subito maltrattamenti."
Penso che sia una gran vergogna per i cittadini di Montichiari avere un sindaco del genere, che hanno votato e che, come molti politici, scende a compromessi anche quando davanti a sé si presentano scenari peggiori della morte. Non abbiamo più umanità, siamo delle macchine del sistema, e questo fa soffrire non solo milioni di animali, ma milioni e miliardi di persone.
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