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Greenpeace e Barbie “serial-killer”!

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

In questi giorni c’è un nuovo tormentone sgradevole al genere femminile, che circola su youtube, social network e in generale sulla rete.

Non si tratta nè della solita barzelletta squallida di un anziano signore al potere, nè del solito squilibrato troll che lancia su youtube video-messaggi misogini e di odio verso l’universo femminile, questa volta i messaggi sessisti li manda nientepopòdimenocheGreenpeace”, pubblicizzando la sua nuova campagna contro la deforestazione.

Obiettivo principale della loro campagna è la Mattel che a quanto pare alimenta il disboscamento per produrre il packaging dei suoi giocattoli; i protagonisti di questa campagna sono appunto Ken e Barbie,i prodotti più famosi della Mattel, fin qui niente da ridire, ma aspettiamo di guardare il video prima di giudicare.

Greenpeace e Barbie “serial-killer”!

Che dire?

Personalmente ho trovato questa  campagna un minestrone di stereotipi, infatti la prima frase che Ken dice è  “ho TUTTO: vestiti firmati, sono figo e una casa da sogno”, partendo da questa frase notiamo come Greenpeace in qualche modo alimenta e rende vincente il “materialismo” di Ken (come se l’avere tutto dipenda dalle cose materiali).

In questa versione di Ken ho notato vari stereotipi che purtroppo la nostra società e soprattutto i media continuano a diffondere: ovvero che l’uomo curato in qualche modo sia un essere un po’ effeminato una sorta di checca urlante e naif .

Infatti proprio per questo motivo  mi è sorta spesso questa domanda durante la visione del video : perchè pur essendo etero han dato a Ken quest’aria da checca?

Sia chiaro per checca non intendo gay, infatti è proprio qui che scatta il messaggio stereotipato sbagliato che loro mandano, ovvero di gay = checca, stesso gioco che spessissimo fanno in tv, rendendo e facendo passare i gay saltimbanchi, galline urlanti e fenomeni da baraccone.

Nella parte finale del video, Ken apprende la notizia che la sua fidanzata Barbie sia in realtà una “serial-killer” (parola espressa proprio da Greenpeace) coinvolta nel brutale fenomeno della deforestazione, inutile dire che la marea di insulti e la reazione che Ken muove a Barbie (“è finita la lascio questa matta,furiosa, maledetta stronza! ”) dopo la brutta notizia siano a dir poco sgradevoli e stereotipate ,consideriamo che Ken e Barbie sono i personaggi  da sempre più acquistati dalle bambine , quindi Greenpeace doveva fare un po’ più attenzione a mandare certi messaggi e certe reazioni.

Un’altra domanda che  mi ha attraversato il pensiero durante tutta la visione di questa campagna e , anche dopo, è stata : “ma cosa c’entra tutto ciò?”

Cioè se il loro intento era di fare una campagna divertente che in qualche modo avvicinasse anche i più piccoli alla tematica , non avrebbero potuto farla lanciando esempi positivi?

Ovvero non potevano ideare Barbie e Ken fidanzati ambientalisti, impegnati nella difesa e rispetto dell’ambiente?

Non potevano per esempio ideare un video spiritoso dove proprio Barbie e Ken infuriati con il “boss-marchio” chiedono di non essere più confezionati con carta proveniente dagli alberi di foreste pluviali!?

A me personalmente questo video non è piaciuto, non mi ha diverita per niente, ma cosa più importante non mi ha fatto meditare nemmeno per un secondo sulla sensibilizzazione ambientale, ovvero lo scopo della loro campagna …obiettivo fallito greenpeace!



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