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Greenpeace: “Si può salvare il pianeta guadagnando”

Creato il 23 settembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Greenpeace diffonde uno studio che dimostra come investire sulle energie rinnovabili non solo sia fondamentale per la salvaguardia del nostro pianeta, ma anche utile da un punto di vista economico. Abbandonando combustibili fossili si potrebbero risparmiare 1070 miliardi di dollari ogni anno.

A pochi giorni dalla diffusione della foto virale scattata da Kerstin Langerberger e ritraente un orso polare sfinito ed eccessivamente denutrito a causa dello scioglimento dei ghiacci, una speranza sembra arrivare da uno studio effettuato da Greenpeace, studio che tenta di portare una piccola luce di speranza in uno scenario che diventa di giorno in giorno sempre più drammatico.

In un documento intitolato “Revolution 2015-100% renewable energy”, l’associazione ambientalista dimostra come il passaggio graduale alle energie rinnovabili non solo sia un’esigenza primaria per il nostro ecosistema, ma anche una manovra intelligente dal punto di vista economico. Secondo questo scenario il passaggio completo a fonti di energia green potrebbe consumarsi interamente entro il 2050 senza un aggravio sui costi di investimento in termini di energia e, anzi, consentendo addirittura ai paesi che investiranno in energia pulita di trarre degli utili. I dati forniti parlano in questo senso molto chiaramente. Secondo Greenpeace infatti per un futuro completamente sostenibile servirebbe un investimento medio annuo di circa 1000 miliardi di dollari, mentre il risparmio derivante dall’abbandono di combustibili di tipo fossile potrebbe fruttare attorno ai 1070 miliardi di dollari per ogni anno.

“Noi tutti- ha affermato il direttore esecutivo di Greenpeace International Kumi Naidoo- non possiamo permettere che le lobby dei combustibili fossili ostacolino il passaggio verso le energie rinnovabili, ovvero verso la soluzione più efficace ed etica per un futuro energetico pulito e sicuro”

A poco meno di tre mesi  dal vertice sul clima che si terrà a Parigi queste parole pongono per l’ennesima volta in primo piano temi dibattuti e controversi come quello delle energie rinnovabili e dell’eco-sostenibilità, temi che troppo spesso diventano di attualità per poi scomparire immancabilmente in tante bolle di sapone. Chissà che prospettive come quelle mostrate da Greenpeace di guadagno e di utili non possano solleticare il palato di chi di dovere, consentendo di coniugare almeno per una ma decisiva volta esigenze economiche con l’interesse comune.

D.G.

Tags:ecosistema,energie rinnovabili,greenpeace,Kumi Naidoo,parigi Next post

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