Gregory Colbert, la fotografia ponte tra uomo e natura

I have been tusked by an elephant, almost eaten by a sperm whale, knocked off my feet by a rhinoceros, embraced by a jaguar, given a haircut by a tiger shark, chased by a hippo and a black mamba, brought to my knees by malaria and dengue. But I was always able to avoid the greatest danger of all. Never stop exploring the things that open you, or that you love. Gregory Colbert

In uno dei tanti discorsi su arte, fotografia e sui protagonisti più autorevoli dei giorni d’oggi, Ennio Tullo ha menzionato Gregory Colbert. Un artista che per ben 10 anni ha  viaggiato per il mondo, fotografando e filmando le meravigliose interazioni tra gli animali e gli uomini. Un’esperienza che porta il nome Ashes and Snow, divenuta struttura museale ospitante i suoi lavori dal grande potere evocativo ed emotivo. Fotografo e film maker, Colbert è nato a Toronto, in Canada , nel 1960 . Ha iniziato la sua carriera a Parigi nel 1983, girando film documentari su temi sociali .

The stars you see at night are the unblinking eyes of sleeping elephants

Nelle sue immagini la natura segue il ritmo umano e ne diventa parte integrante. Non ci sono differenze, non esistono distanze. Colbert esplora il linguaggio e la sensibilità poetica di tutti gli animali, riscopre il terreno comune che una volta esisteva quando le persone si sono visti come parte della natura e non al di fuori di esso. Il destino delle balene non può essere separato dal destino dell’uomo, e il destino dell’uomo non può essere separato dal destino di tutta la natura. Esplora nuove narrazioni che aiutano a costruire un dialogo con tutti i confini artificiali che abbiamo stabilito tra noi e le altre specie. Ashes and Snow