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Visto che siamo "sotto" Natale, perché non parlare del film di Natale per eccellenza, quello che senza vedere il quale a nulla varrebbero alberelli luccicosi, presepi, decorazioni e pacchi regalo? Ovviamente parlo del capolavoro natalizio di Joe Dante, Gremlins, film dell'ormai lontano 1984. Gremlins, una pellicola in grado di fondere l'horror più eversivo (e politico) alla commedia per famiglie, di fare a pezzi un'istituzione divertendo, una carezza che nasconde l'artiglio e altre cose del genere. Nel 1984. Non nel 2012, quando anche il film più innocuo prova a creare scandalo. Ma andiamo con ordine:
Un inventore trova uno strano animaletto in un negozio di cianfrusaglie e decide di regalarlo per Natale a suo figlio Billy. Ci sono però tre piccole regole da seguire per prendersi cura di Gizmo: mai esporlo alla luce, mai bagnarlo e mai dargli da mangiare dopo mezzanotte. Ma Billy è giovane e irresponsabile, così trasgredisce le regoledando vita ad un numero elevatissimo di piccoli mostri che mettono a soqquadro tutta la città: i Gremlins.
Il film è scritto da Chris Columbus e prodotto daSteven Spielberg. In pratica due nomi strettamente lagati ad un certo tipo di cinema, spesso per ragazzi, alla hollywood che sogna (e che conta), mentre l'uomo nelle cui mani hanno affidato questa creatura - o giocattolo - fa a pezzi l'ordine costituito, l'immagine da cartolina in cui la provincia americana è imprigionata da sempre, quel poster tutto Disney, caramelle e sorrisi a cinquantaquattro denti. Perchè si tratta di ingredienti, dosaggi esatti, di equilibrio tra le parti che permettono al film di stare in piedi e di evitare una strada a senso unico che avrebbe potuto scontentare qualcuno. Ecco perchè Columbus prende un soggetto disneyano e lo trasforma, dandogli un'impronta horror e avventurosa, Spielby ci mette le sue manone e smussa gli angoli più estremi rendendolo appetibile per chiunque e Dante fa quello che sa fare meglio: cinema di genere, horror di rottura, pupazzetti che mordono, graffiano e distruggono. Così alle citazioni dei film di Capra, a quelle di E.T. e di Topolino, si alterano quelle de La Notte dei Morti Viventi, L'Invasione degli Ultracorpi o Il Pianeta Proibito; atmosfere alla Halloween o alla L'Ululato che si fondono con la zuccherosità provinciale di un film non solo ambientato a Natale ma di Natale, la festa zuccherosa per eccellenza.
Quindi Dante prende un genere e lo destruttura, non per modo di dire ma nel vero senso della parola, rendendo le scene più forti un'opportunità giocosa per travalicare l'horror, fondendo lo spavento con il sorriso e mitigando la paura con la speranza. E poi fa quello che ha sempre fatto: trasforma la provincia americana in un posto non poi così sicuro, porta la camera dietro le quinte di un paese mostrando quel che non è lecito mostrare, addirittura ridendoci sopra, cosa inconcepibile tanto per un regista horror quanto per le famiglie che la abitano, quella provincia. E forse il successo che ha avuto questo film sta tutto qui: se ridi di una cosa non fai capire con che violenza la stai crticando. E la violenza in questo caso è rappresentata dai gremlins, creature selvagge che portano solo distruzione e, in alcuni casi, morte. Un flagello che si abbatte sulla società punendola per i propri difetti e i propri errori, generati loro stessi da un errore causato dall'irresponsabilità del protagonista, dal non sapersi prendere cura di quel che gli era stato affidato. Non ci vuole tanto a intuire i riferimenti politici di una metafora tanto lampante. E poi guardiamo il visetto di Gizmo, guardiamolo mentre piange dopo aver dato vita alla sua terribile progenie. Gizmo è l'anima candida e pura, un bambino consapevole del male che crea ma che rimane comunque solo un bambino. E a me piace, e da piccolo avrei voluto averne uno pure io. O forse mi sarei accontentato di un gremlins e di adomesticarlo, sapete che spasso sarebbe stato. Ma visto che entrambe le cose erano impossibi, ho cominciato a guardarmi questo film ogni Dicembre di ogni anno, per rivivedere l'esperienza di una fanciullezza horror-commedy che non tornerà mai più. E poi senza Gremlins, che Natale sarebbe?
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