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Alcuni la trovavano algida ed imperturbabile, altri non si facevano ammaliare dai suoi modi troppo snob tipici di una diva del suo calibro ma rimanevano schiavisemplicemente per il sguardo magnetico e per la perfezione dei suoi lineamenti tanto da essere considerata una delle attrici più avvenenti di tutti i tempi. Il suo nome è Greta Garbo, un vero e proprio simbolo del cinema di una volta nonchè incontrastata icona gay che risiede ancora oggi stabilmente nel cuore di molti di noi e proprio oggi si celebra il ventennale della sua scomparsa. Rarissimi gli scatti che l'hanno immortalata quando ormai la sua bellezza tipica era ormai un pò sfiorita, ma si sprecano libri fotografici sulla sua storia e la sua vita, tra immagini di repertorio e scatti decisamente non rubati che potevano ritrarle in pose assolutamente studiatissime. Indimenticabile la sua interpretazione di Mata Hari nell'emozionante omonimo film in cui eseguiva una danza sensuale abbialigata in modo decisamente inusuale, con un copricapo da mille e una notte e cangianti orpelli per una spia che sapeva il fatto suo. Molte sono le sue interpretazioni che è doveroso ricordare, da Anna Karenina a Ninotchka, senza dimenticare Grand Hotel in cui si scontra con un'altra diva del suo tempo come la cattiva Joan Crawford, dalla Garbo molto diversa, ma altrettanto ammirata dal pubblico gay. Un saluto a Greta, una delle grandi dive del passato che ancora oggi torna come eterea testimonial pubblicitaria e regina dei sogni in grande stile di un cinema che non c'è più.
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