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Grexit e dati macro i temi caldi Sul Dow Jones solo ribas...

Da Pukos
Grexit e dati macro i temi caldi Sul Dow Jones solo ribas...

Grexit e dati macro i temi caldi

Sul Dow Jones solo ribassi. Scendono soprattutto Merck, Intel e Unitedhealth. Cali pesanti per Nvidia, Garmin ed Eli Lilly.

Scendono i principali indici di Borsa americani, ma forse meno del temuto. Wall Street aveva iniziato le contrattazioni con un calo tutto sommato accettabile, dopo un tentativo di rimbalzo, però, le vendite si intensificavano ancora di più.

Erano le 17:00 in punto in Italia, ed il Dow Jones perdeva esattamente un punto percentuale, ma quello sarebbe risultato anche il minimo di giornata, il rimbalzo si sarebbe successivamente sgonfiato, ma l’indice più vecchio del mondo ha continuato a navigare intorno a quota 17.900 punti.

Un ribasso netto, ma non una disfatta. Emblematico, però, il fatto che nessuno dei 30 titoli che compongono l’indice ha chiuso con un rialzo, ed il calo più pesante non ha superato i due punti percentuali.

Hanno pesato sia la situazione greca, che continua a dominare la scena, che un paio di buoni dati macro, il timore per un aumento dei tassi si fa sempre più concreto.

Per quanto riguarda la Grecia ormai è stato detto di tutto, ed abbiamo già più volte ribadito che di serio non è rimasto nulla, quindi non ci stupiremo più se domani cambierà ancora tutto il quadro, oggi si vociferava che la Germania avesse maturato la decisione di staccare la spina.

Veniamo invece ai dati macro, i prezzi alla produzione sono saliti a maggio (+0,5%), un incremento che non si riscontrava da quasi tre anni, il dato, però, è stato pesantemente condizionato dai prezzi dei prodotti petroliferi.

Più interessante, a mio parere, la consistente salita dell’indice Michigan che, come noto, monitora la fiducia dei consumatori statunitensi, passata dal precedente 90,7 all’attuale 94,6 punti, un balzo ben superiore alle previsioni degli economisti (91,5 punti). In crescita sia le “aspettative” che, soprattutto, le “condizioni attuali” dell’economia.

Dopo essere sceso fino a quota 1,116 il cambio euro/dollaro è tornato in area 1,126 risultando così poco mosso rispetto alla vigilia, senza variazioni di rilievo anche il prezzo dell’oro.

Dow Jones (-0,78%) nessun rialzo

I cali maggiori hanno riguardato Merck (-1,77%), Intel (-1,66%) ed Unitedhealth (-1,40%)

S&P500 (-0,70%) pochissimi i titoli che si sono salvati dalle vendite, fra questi General Motors (+0,45%) sulle voci di un’Opa ostile da parte di Fiat Chrysler, Mondelez (+0,27%) e Starbucks (+0,27%).

Dopo i recenti record non potevano mancare le prese di profitto per Eli Lilly (-2,75%), giù ancora Devon Energy (-1,70%) e secondo ribasso di fila per Abbvie (-1,46%).

Nasdaq (-0,62%) ancora Citrix (+2,16%) sugli scudi anche se la chiusura è arrivata distante dai massimi di giornata, sale anche Monster Beverage (+0,95%), di nuovo sotto i riflettori Sigma Aldrich (+0,52%)

Scende di nuovo Nvidia (-2,72%), rimane in una fase laterale Garmin (-2,69%), quarto ribasso di fila per Regeneron Pharma (-1,76%) che in questa settimana ha perso l’8,73%.

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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