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Grexit…tragedia greca

Da Loredana V. @lorysmart

Discussioni a non finire su ogni network per l’esito del referendum in Grecia.

Quello che molta gente non capisce, è che ormai il paese aveva perso di credibilità: adesso le banche sono senza soldi, e mi chiedo chi presterà denaro alla Grecia quando si sono dimostrati inaffidabili nella gestione del debito, rinviando sempre più la restituzione delle rate dei prestiti ricevuti (mi sembra che in totale ammontino a 250 miliardi di euro). Ultimamente la Merkel aveva lanciato un’altra possibilità: effettuare SOLO una delle riforme, ma Tsipras e Varoufakis hanno risposto picche.

Beh, fin da piccola mi hanno insegnato che gli impegni presi si rispettano, che i debiti vanno saldati e cose simili. Invece la Grecia (continuo a parlare di Grecia come entità statale e non di greci come popolazione) ottenuti i prestiti a tassi pure agevolati ha risposto che non poteva onorare il debito perché i soldi se ne erano andati in fumo (leggi pensionamenti anticipati-ed il totale dei pensionati supera la metà della popolazione – e stipendi pubblici, che sono circa la metà degli occupati). Inoltre chiedeva di continuare ad essere foraggiata con ulteriori immissioni di denaro, senza garantire la restituzione. Chi sarebbe così pazzo da prestare soldi ad uno che è certo che non li restituirà mai?

Il presidente polacco – che preme fortemente per il Grexit – ha fatto presente che nella sua nazione le pensioni ammontano a circa 300 euro e vengono percepite a 70 anni e non a 50 come in Grecia dove sono notevolmente superiori.

La Grecia doveva fallire ancora parecchio tempo addietro: le sono state concesse dilazioni, agevolazioni, ed in cambio le si è domandato solo di effettuare alcune riforme. Il Governo invece (tale e quale al nostro) ha saputo solo aumentare le tasse, (che non sono ancora al livello delle nostre) e loro si lamentano per l’austerità.

Adesso le casse delle banche sono praticamente vuote, ed a giorni dovranno essere corrisposti stipendi e pensioni: dove prenderanno le risorse necessarie, visto che la Grecia non produce praticamente nulla (Feta? Yoghurth? Miele? Ouzo?) e l’unica risorsa che ha è praticamente solo il turismo? Anche dovessero stampare moneta, quale credibilità internazionale avrebbero, visto il comportamento attuato nei confronti della Comunità Europea? E se qualcuno dovesse concedere prestiti da ripagare in dracme, gli interessi passivi sarebbero altissimi

L’errore è stato quello di non spiegare la situazione economica alla popolazione, ma di presentare il referendum come una rivalsa, uno scatto d’orgoglio contro la Troika e come un appello nazionalistico . Lo stesso Tsipras, appena l’esito del referendum è stato reso noto, ha detto che “forse” usciranno dall’Euro,ma non dall’Europa, dalla quale sperano di mungere altri aiuti rinegoziando le condizioni. Ma adesso sia la Comunità europea che la BCE non possono più scendere a patti, perché se passa l’idea che i miei debiti li pagano gli altri stati, questi ultimi direbbero che non avrebbe senso fare noi le formiche e lavorare per permettere a voi, cicale, di continuare a fare la bella vita. Anche perché, per regolamento, la BCE non potrà più rifornire di valuta le banche greche, a meno di una deroga, e non credo che Draghi sia disposto a concederla. Qui non è, come vogliono farci credere, questione dell’egoismo di quei cattivacci dei tedeschi, ma dell’egocentrismo e l’avidità dei greci che continuano a voler pretendere sovvenzioni dagli altri stati senza fare nulla per modificare lo status quo. E noi italiani, con le misere riforme che abbiamo fatto, non siamo da meno, e questo mi spaventa parecchio.

I greci hanno preso quindi questo referendum come uno scatto di dignità: la abbiano fino in fondo, escano dall’Euro e non chiedano più nulla alla Comunità europea cercando davvero di cavarsela da soli. Auguri!

(scritto di getto dal cellulare mentre ero in montagna, quindi mi scuso per eventuali imperfezioni)

NB:

Nessuno, Grecia ed Italia comprese, può pensare di consumare più di quanto produce, facendoselo dare dagli altri . Sarebbe utile anche sapere chi sono gli “intelligentoni ” italiani che si fanno prestare i soldi, aumentando il debito, per poi prestarli alla Grecia e perché lo hanno fatto . Mai visto che uno vada in banca a farsi prestare soldi perché i suoi conti non quadrano e poi vada lui a prestarli ad altri .  Qualche stranezza o idiozia da qualche parte c’è. (web)

http://www.lintraprendente.it/2015/07/ci-son-altri-18-popoli-quelli-che-pagano-il-parassitimo-greco/


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