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Grillo apre a Casapound. E la democrazia?

Creato il 11 gennaio 2013 da Laperonza

 

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Non sono mai stato d’accordo con l’idea di superamento del concetto di destra e di sinistra. A parte il discorso ideologico che forse ormai può essere considerato datato, destra e sinistra sono due angoli di visione della realtà che molto spesso divergono in maniera sostanziale. Ben venga, quindi, l’incontro di idee diverse in direzione della soluzione di un problema specifico ma le differenze culturali e filosofiche rimangono e devono rimanere.

Per questo spavento di fronte all’apertura di Grillo a Casapound. Un movimento sedicente democratico non può aprirsi a chi nega il concetto stesso di democrazia. Le persone che adersicono movimento di Iannone si autodefiniscono “fascisti del nuovo millennio” e aborrono la democrazia, salvo poi utilizzarne le strutture per i propri fini come nel caso delle prossime elezioni.

Non è questione, si badi bene, di essere o non essere antifascista. È una questione di coerenza. Se si crede nella democrazia non si può accettare chi conduce un’azione politica contraria alla democrazia stessa, anche se poi si presenta alle elezioni, appunto, democratiche.

Si contraddice Casapound presentando una lista alle politiche. Se non si crede al valore della democrazia non se ne utilizzano gli strumenti. E Grillo commette un passo falso gravissimo. Ora deve spiegare se il Movimento 5 Stelle crede davvero nella democrazia e, se sì, come intende collocare idee antidemocratiche come quelle di Casapound all’interno del Movimento.

Non mi si venga a dire che quello che conta sono i problemi e la loro soluzione. La soluzione, in democrazia, si cerca col confronto e il dibattito. Come si fa a confrontarsi e a dibattere con chi nega la democrazia stessa e le sue regole?

Luca Craia


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