Nel Paese di Pulcinella a volte i ruoli si sovrappongono, si confondono e addirittura si scambiano. E allora può capitare anche di vedere comici che diventano politici e politici che fanno i buffoni! Ma poi chi l’ha mai pensato che i comici italiani fanno solo ridere? Casomai è l’esatto contrario: i politici fanno ridere e/o piangere, dipende dai punti di vista, ma gente come Grillo, Crozza, Benigni, Guzzanti e compagnia ‘ridendo’ fanno politica in modo serio, capace, competente ed altrettanto impegnato! I comici in Italia sono dei "politici di razza" che, come si dice in gergo, “stanno sempre sul pezzo”, gente che ha gli attributi, ma che forse proprio per questo preferisce il palcoscenico del teatro all’Emiciclo di Montecitorio. Ma mai dire mai! Eccolo allora il confronto, a debita distanza, tra Beppe Grillo (anti PD) e Roberto Benigni (filo PD). Due comici straordinari, due attori consumati, due artisti veri, direte voi. Certo, ma soprattutto due autentici politici capaci di far muovere i voti e a volte anche di prenderli come il M5S! A due giorni dallo show dell'attore toscano alla 'Festa democratica' di Reggio Emilia, un tempo 'Festa dell'Unità', il comico genovese e leader del M5S chiede con tono polemico con che soldi il Partito democratico abbia finanziato la kermesse e l'eventuale cachet di Benigni: “Gli incontri annuali per riflettere sul futuro della Nazione (il passato e il presente se li sono già giocati) e per fare un po' di festa in piazza del pdmenoelle costano una cifra. Ma quanto esattamente? Con che soldi sono organizzati? Forse quelli del finanziamento pubblico o grazie alla generosità di imprenditori "amici" e disinteressati (tipo Riva per intenderci)? E gli artisti invitati sul palco lo fanno per solidarietà verso il pdmenoelle o a fronte di un ricco cachet? E questo cachet a quanto ammonta? Domande perdute nel vento, blowing in the wind...”. La risposta arriva dal manager del regista premio Oscar, Lucio Presta: "Per abitudine non prendiamo soldi dai partiti e anche questa volta non abbiamo incassato nulla dal Pd, ma dai biglietti venduti per lo show".
Magazine Politica Italia
Grillo e Benigni, due politici di razza. C'è poco da ridere!
Creato il 29 agosto 2012 da Freeskipper
Nel Paese di Pulcinella a volte i ruoli si sovrappongono, si confondono e addirittura si scambiano. E allora può capitare anche di vedere comici che diventano politici e politici che fanno i buffoni! Ma poi chi l’ha mai pensato che i comici italiani fanno solo ridere? Casomai è l’esatto contrario: i politici fanno ridere e/o piangere, dipende dai punti di vista, ma gente come Grillo, Crozza, Benigni, Guzzanti e compagnia ‘ridendo’ fanno politica in modo serio, capace, competente ed altrettanto impegnato! I comici in Italia sono dei "politici di razza" che, come si dice in gergo, “stanno sempre sul pezzo”, gente che ha gli attributi, ma che forse proprio per questo preferisce il palcoscenico del teatro all’Emiciclo di Montecitorio. Ma mai dire mai! Eccolo allora il confronto, a debita distanza, tra Beppe Grillo (anti PD) e Roberto Benigni (filo PD). Due comici straordinari, due attori consumati, due artisti veri, direte voi. Certo, ma soprattutto due autentici politici capaci di far muovere i voti e a volte anche di prenderli come il M5S! A due giorni dallo show dell'attore toscano alla 'Festa democratica' di Reggio Emilia, un tempo 'Festa dell'Unità', il comico genovese e leader del M5S chiede con tono polemico con che soldi il Partito democratico abbia finanziato la kermesse e l'eventuale cachet di Benigni: “Gli incontri annuali per riflettere sul futuro della Nazione (il passato e il presente se li sono già giocati) e per fare un po' di festa in piazza del pdmenoelle costano una cifra. Ma quanto esattamente? Con che soldi sono organizzati? Forse quelli del finanziamento pubblico o grazie alla generosità di imprenditori "amici" e disinteressati (tipo Riva per intenderci)? E gli artisti invitati sul palco lo fanno per solidarietà verso il pdmenoelle o a fronte di un ricco cachet? E questo cachet a quanto ammonta? Domande perdute nel vento, blowing in the wind...”. La risposta arriva dal manager del regista premio Oscar, Lucio Presta: "Per abitudine non prendiamo soldi dai partiti e anche questa volta non abbiamo incassato nulla dal Pd, ma dai biglietti venduti per lo show".
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