Fa meglio del suo predecessore Mao Tse Dong e copre in un’ora e un fischio i quasi tre chilometri di un braccio di mare che ha terrorizzato: fenici, greci, romani, bizantini, arabi, e normanni. Niente male per un sessantaduennne, senza allenamento. E ora il Movimento Cinque Stelle spera nella conquista di Palazzo della politica.
Non l’ha fermato nessuno ha avuto cuore e fiato per raggiungere la meta. Ha domato le acque. E toccando terra vi ha piantato la consueta ironia: “Questo e’ il terzo sbarco in Sicilia in 150 anni. Il primo fu Garibaldi che portò i Savoia, il secondo
Beccatevi questa.
Ma qual’è il senso di questa impresa? La traversata assume per il movimento un valore puramente simbolico: riusciranno ora i 5 stelle ad imporsi anche nelle prossime elezioni siciliane?
L’aveva annunciato e infine l’ha fatto. Apre la campagna politica siciliana con un gesto eclatante che richiama attenzione mediatica e suscita simpatia verso questo temerario che crede in una nuova politica e si batte per ottenerla. Lui, che nella politica sprecona e intrallazzatrice ora ci “sguazza” ha dimostrato che la distanza dal Continente si supera per via naturale senza megagalattici artifizi cementizi del Ponte, tanto caro ai “costruttori” di mestiere e ai mafiosi di fatto.
Coerente con la campagna “rivoluzionaria” portata avanti dal comico in questi ultimi tempi vuole girare in lungo e in largo la Sicilia per scuotere le coscienze dei cittadini.
E visto la tempra chi lo ferma più!