Milano, 16 ott (agenzia Asca) – Il gruppo del Pd al Pirellone e’ pronto a presentare le dimissioni per accelerare cosi’ lo scioglimento del consiglio regionale della Lombardia e andare alle elezioni anticipate in tempi brevi. A sciogliere ogni dubbio il capogruppo democratico, Luca Gaffuri, che parla di ”assoluta disponibilita”’ del Pd a fare un passo indietro e ad aprire la discussione sulla legge elettorale: ”Lavoriamo sodo una settimana sul testo di riforma – e’ il suo messaggio – ma poi si chiuda questa legislatura”. Gaffuri non manca di esprimere la soddisfazione del suo gruppo: ”Siamo contenti di essere arrivati finalmente a questo punto”.
Diverso il parere del Capogruppo Udc, Gianmarco Quadrini, che si dice ”rattristato e amareggiato di questo epilogo”, indica nella legge elettorale e in quella di bilancio le ”priorita”’ da affrontare e conclude: ”Poi si torni al voto”. Contrario all’ipotesi di giunta tecnica preannunciata da Formigoni il dipietrista Stefano Zamponi: ”Non sara’ certo una Giunta esterna di tecnici a dare una facciata di perbenismo a una istituzione contaminata dalla ‘ndrangheta”.
Lega Nord e Pdl sono invece sulla stessa lunghezza d’onda: ”Saremmo irresponsabili – osserva il leghista Stefano Galli – se non compissimo alcuni adempimenti necessari e urgenti come l’approvazione del bilancio regionale”. Precisa il capogruppo Pdl, Paolo Valentini: ”Facciamo la legge elettorale in una settimana e si voti, perche’ in caso contrario si attiverebbe un meccanismo destabilizzante. Se si riesce a cambiare la legge elettorale, bene. Ma se non e’ possibile, si vada subito al voto con quella attuale”.
Sfida raccolta da Maurizio Martina, segretario regionale del Pd: ”Non accettiamo piu’ rinvii o rimbalzi: siamo disposti a lavorare giorno e notte per arrivare, tra una settimana, a una nuova legge che abolisca il listino”.
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