PC
Livello di Attesa
8
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Genere: Avventura, Shoot 'em up
Sviluppatore: Cyber Rhino Studios
Produttore: Cyber Rhino Studios
Distributore: Digitale
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: TBA
Gryphon Knight Epic è uno sparatutto a scorrimento orizzontale caratterizzato da un’ambientazione medievale fantasy e un’art direction 2D. Attualmente in via di sviluppo per PC, Mac e Linux (sebbene il mercato console non sia da escludere, almeno in futuro), il titolo Cyber Rhyno Studios si trova ancora in fase di approvazione su Kickstarter, tuttavia ci è stata concessa la possibilità di provare in anteprima una breve demo comprendente il primissimo livello. Il progetto è ovviamente ancora allo stadio embrionale, e le nostre impressioni basate su una decina di minuti di gameplay sono piuttosto sommarie, ma sufficienti per farci un’idea concreta sulle potenzialità del prodotto finale. Di seguito l’analisi completa.
UNA BARRA DELLA VITA NON BASTERÀ…A detta degli stessi sviluppatori, ad aver ispirato la loro opera sono state pietre miliari del calibro di Ghouls & Goblins e Lords of Thunder, eppure tastiera alla mano (non temete, è stato confermato il supporto a gamepad e simili, di gran lunga più comodi) il feeling con Gryphon Knight Epic ricorda più uno dei numerosi capitoli di Metal Slug: il ritmo non particolarmente frenetico ma incessante, la struttura a bivi, il level design, i pattern e la disposizione dei nemici, persino lo stile grafico e le animazioni richiamano l’arcade di SNK; chiaramente in termini di gameplay tra un run and gun ed uno shmup c’è un abisso, e spulciando negli annali di quest’ultima categoria possiamo rintracciare un’altra vecchia gloria a cui questo titolo sembra strizzare l’occhio, almeno per quanto concerne una meccanica in particolare, ovvero il coloratissimo Fantasy Zone di Sega. Il nostro Sir Oliver e il suo grifone Aquila non si limiteranno infatti a seguire un binario e a scegliere una direzione qualora richiesto, ma potranno in qualunque momento fare dietrofront e tornare indietro, o semplicemente voltarsi per fare fuoco nella direzione opposta. Questo espediente apre le porte a molte soluzioni solitamente impensabili per uno sparatutto a scorrimento (di quelli “onesti” s’intende), come schemi concepiti per insidiare il giocatore a 360°, piccoli puzzle costruiti intorno alla navigabilità degli stage, supportati dai percorsi multipli, backtracking, tattiche mordi e fuggi… Il primo livello ne fornisce già un discreto assaggio, tra boss che saltano da un’estremità all’altra dello schermo, attacchi a tenaglia, formazioni invalicabili al primo raid, interruttori da premere e sezioni nascoste, una punta di adventure che se ben amalgamata al resto alla formula di gioco potrebbe creare un connubio davvero intrigante con l’incipit sparacchino.
Uno dei fattori predominanti in Gryphon Knight Epic è l’elevato tasso di sfida, tra i più punitivi che ci sia mai capitato di fronteggiare in uno shmup. Sul serio, lo schermo non è mai invaso da proiettili o nemici, lo scroll è abbastanza lento, abbiamo addirittura una sostanziosa barra vita per sostenere diversi colpi prima di cadere, ciononostante superare alcune sezioni è un vero incubo (e ricordate che parliamo sempre del livello introduttivo); e se il problema non fosse da imputare alla difficoltà in sé, quanto ad un combat system acerbo? In fondo siamo abituati a inveire contro altri esponenti del genere, che senza troppi complimenti chiudono il giocatore in un angolo e arrivederci, con tanto di morte istantanea e checkpoint, come i blasonati Gradius o R-Type, ma nel loro caso non abbiamo potuto fare a meno di constatare un dettaglio non indifferente (spesso trascurato) che li eleva da Gryphon Knight Epic, rendendoli in un certo senso più “fruibili”: l’hitbox, quell’area sacra, segnalata o meno, che demarca il confine tra la vita e la morte del nostro avatar, e che dovremo difendere a tutti i costi; sapere con precisione dove è localizzata la propria hitbox è uno dei passi cruciali per riuscire a districarsi in qualunque shmup, in quanto consente di “filtrare” i danmaku potenzialmente pericolosi dannosi da quelli innocui, riducendo virtualmente il volume di fuoco e consentendo quindi di muoversi con maggior precisione e sicurezza. Mediamente non è che un puntino, o un agglomerato di pixel, ma per quanto riguarda Gryphon Knight Epic? L’intero sprite rappresenta l’hitbox, cavaliere più cavalcatura, ogni angolino del modello 2D ne fa parte, e questo francamente è piuttosto seccante, oltre che inopportuno, poiché capita sovente di veder scendere inavvertitamente la salute per una lancia passata radente l’unghia dell’ingombrante grifone (che da solo praticamente occupa un quarto dell’asse verticale). Vero, il bilanciamento non è ancora definitivo, e speriamo vivamente che gli sviluppatori rivedano questa scelta di design, o ci ritroveremo con un titolo reso artificiosamente complesso, dove l’unica soluzione vincente consisterà nel memorizzare ogni singolo pattern dopo ripetuti game over… Ripensandoci, è esattamente così che si portavano a termine gli sparatutto di vecchia data, pertanto è da considerarsi un pregio? Mmm…
Sul resto dell’esperienza non abbiamo modo di dilungarci troppo: l’arsenale in dotazione della demo comprendeva una balestra con due modalità di fuoco, ma dalle info rilasciate finora pare sarà possibile ottenere ulteriori armi dai boss sconfitti, Artefatti e Scudieri (alias skill aggiuntive e Pod), il denaro ottenuto dai nemici eliminati in combo e dagli scrigni suggerisce la presenza di un sistema monetario, probabilmente per l’acquisto di equipaggiamento o upgrade, inoltre a seconda della riuscita della campagna di Kickstarter potremo beneficiare di un numero maggiore di stage, un comparto grafico migliore e più interattivo, una modalità co-op, personaggi extra, una localizzazione europea ed altro ancora. Chissà cosa ci riserverà il buon Sir Oliver in futuro, intanto vi lasciamo ai collegamenti riguardanti la campagna su Kickstarter e Steam Greenlight.
IN CONCLUSIONESeppur breve e lacunosa a livello di contenuti, la piccola dimostrazione di Cyber Rhyno Studios ci ha rivelato un prodotto dal discreto potenziale, che nelle giuste condizioni potrebbe stuzzicare appassionati di sparatutto e non. Gryphon Knight Epic è lungi dalla sua conclusione, diversi elementi ancora ci sfuggono, mentre altri necessiterebbero di ulteriore beta testing, in modo da smussare gli spigoli di una formula di gioco valida ma non del tutto convincente. Il gioco è infatti impegnativo e martellante come piace a noi, la componente adventure e il combat system mutevole sono due variabili molto interessanti, tuttavia sentiamo la mancanza di quel guizzo, forse ludico, forse audio-visivo, che ha reso alcuni shmup dei must per ogni cultore del genere, ma probabilmente siamo noi a essere troppo pignoli, dopotutto quella provata non è che l'alpha del primo stage (e neanche tutto, visto che taglia sulla boss fight), ne avremo di tempo per ricrederci con l'evolversi del progetto... La strada è ancora in salita, ma ci auguriamo che il piccolo team indipendente possa riuscire nel suo intento; noi saremo lì ad aspettarli per la prova su strada.