Mentre scrivo mancano 4 giorni alla rivoluzione. Il 17 settembre uscirà Grand Theft Auto V, quello che si prospetta essere il videogioco dei record: costato circa 265 milioni di dollari ne ha praticamente incassati altrettanti con le prevendite. Sono passati 5 anni dalle storie di Nikolaj Belić, il carismatico protagonista del sesto capitolo della saga della Rockstar, ma è come se ne fossero passati 25 per le innovazioni grafiche, fisiche e le possibilità offerte al giocatore. Si torna a Los Santos: un’enorme metropoli californiana piena di “sedicenti guru, attricette e celebrità sul viale del tramonto. Un tempo era l’invidia del mondo occidentale, ma ora è costretta ad arrangiarsi per restare a galla in un’epoca di incertezza economica e TV via cavo da quattro soldi”.
Nonostante i motori fisici e grafici siano gli stessi del capitolo precedente, sono stati enormemente implementati. Dal punto di vista grafico, mentre nel IV si era in un mondo molto “urbano”, con contrasti a tratti accesissimi e colori appiattiti (sembrava di giocare a Fallout), ora è tutto più omogeneo nella luminosità e la resa dei colori è spettacolare, in grado di restituire il comportamento alla luce di tutti i materiali in modo diverso. La fisica è stata approfondita trattando in modo particolare i veicoli che risponderanno in modo migliore alle sollecitazioni, ma anche la meteorologia e la fisica dell’acqua (vedere per credere). Il mare non è più una distesa piatta come un tavolo, ha le onde e una superfice increspata, le collanine pendono e oscillano invece che essere incollate al torace e il sole proietta le ombre entrando dalle fessure delle finestre.
Per dare a tutti il bentornato a Los Santos la profondità di campo è stata quadruplicata, arrivando a una distanza di visuale paragonabile a circa 6 km. Innovazione necessaria vista l’estensione gigantesca della mappa e per poter godere degli incredibili dettagli con cui i grafici si sono sbizzarriti: ambienti variegati, montagne, deserto, campagna, una base militare, oceani in cui tuffarsi e esplorare, animali con cui interagire e situazioni sempre nuove, date da un generatore di eventi casuali simile a quello di Grand Theft Auto IV e di Red Dead Redemption. Girando per la mappa infatti può succedere di imbattersi in eventi del tutto fuori dalla consueta storyline con cui si può decidere se interagire o meno.
Dal punto di vista della libertà lasciata al giocatore, si può dire che in questo gioco, rispetto alle precedenti versioni, è almeno decuplicata. La mappa cela occasioni di svago a non finire, consentite anche dalla ricchezza delle ambientazioni e dalle innovate intelligenze artificiali degli npc: yoga, triathlon, jet ski, base jumping, tennis, golf, oltre alle consuete tradizionali sparatorie (in poligono o per strada). È possibile passare da uno all’altro dei ben 3 protagonisti della storia ogni volta che vogliamo durante il freeroaming. Ognuno avrà le sue capacità, i suoi possedimenti e la sua storia fatta di personali missioni. Mentre un personaggio non è sotto il controllo del giocatore proseguirà con la sua vita di sempre, lasciando al giocatore la sorpresa di trovarlo nelle sue attività. Ci saranno missioni in cui collaboreranno più personaggi e si potrà assistere da diverse prospettive ai colpi, portando le rapine e le operazioni a livelli ancora più intriganti, emozionanti e creativi, ma anche giocare in collaborazione con altri player (sino a 16 per mappa).
La Rockstar ha creato quello che non esito a definire il più vasto, dinamico e variegato mondo di gioco mai concepito, conciliando in modo incredibile la tradizionale verve ironica delle vecchie saghe criminali e grandiose innovazioni di trama e grafiche. Non rimanevo così sorpreso dal realismo di un gioco dall’uscita di Skyrim, ma qui c’è di più: Grand Theft Auto V mescola storia e gioco presentando novità sostanziali, con la possibilità di vivere le singole vite dei protagonisti e l’occasione di intrecciarle creativamente fra loro. Persino quando si vagherà senza meta ora le occasioni adrenaliniche salteranno fuori dal nulla, grazie alla fantasia degli autori, ma ricordate: i piccoli reati, gli intrallazzi e i furti d’auto non portano molto lontano a Los Santos. Michael, Franklin e Trevor dovranno lavorare insieme per mettere a segno i colpi dal grande guadagno: missioni divise in più parti che richiedono un’attenta pianificazione, l’ingaggio di complici e un’esecuzione precisa (e spesso esplosiva). Il denaro è il vero boss di GTA V, e ci saranno moltissimi modi per ottenerlo e spenderlo (e i colpi sono il modo per farne di più).