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Guadagnare scrivendo articoli: il Paid to Write

Creato il 19 gennaio 2012 da Pieraj @Pieraj

Il contenuto è la risorsa più importante sul Web. Content in King è un imperativo quanto mai vero e diffuso in rete perchè strumento principale per il web marketing e il posizionamento nei motori di ricerca. Scrivere contenuti, unici e di qualità, è uno dei modi migliori per guadagnare con Internet. E’ bene chiarire che si tratta di una modalità per incrementare le proprie entrare e, nella maggior parte dei casi, non costituisce una fonte di reddito principale, nè si può confondere questa attività con quella di un copywriter professionista.

Sono richieste competenze minime nell’uso di piattaforme di content management, come WordPress, la più diffusa, o Joomla, ed un buona capacità di scrittura. Ecco come fare, allora, per iniziare a scrivere articoli ed entrare nel mondo del Paid to Write.

Ci sono due modalità per guadagnare con i propri articoli: la prima, detta Paid to Write, prevede la pubblicazione di articoli ed una retribuzione grazie ai guadagni di Google AdSense. Le percentuali, in questo caso, vengono decise dai vari siti; la seconda, invece,  è il Paid to Post, ovvero una collaborazione continuativa con un blog network che si impegnerà a riconoscere un prezzo fisso per ogni articolo scritto su commissione. Si tratta di una modalità meno diffusa e molto più impegnativa.  Un’alternativa, a entrambi i sistemi può essere la scrittura di Guide su siti come Saperlo.it o Ewrite.us che riconoscono, dopo l’approvazione, una quota variabile (da 0,50 a 4 €) per ciascuna guida.

Per incominciare a muovere i primi passi nel mondo del Paid To Write è assolutamente necessario avere un account Google AdSense. Una risorsa utilissima che, tramite la pubblicazione di annunci e banner inerenti ai contenuti scritti, permette di ottenere guadagni tramite click. Ovviamente, poichè questo meccanismo è basato sulla visibilità e sui click, è impensabile aspettarsi cifre elevate. Tuttavia, il punto di forza di AdSense è la possibilità di utilizzare in maniera illimitata il suo codice su più piattaforme e senza un limite di tempo. L’iscrizione è semplice, ma richiede l’inserimento di un URL: se non si possiede un Blog è possibile crearne uno gratuitamente su WordPress. L’elemento più prezioso, da segnalare ai vari siti di Paid to Write è il codice che viene assegnato a ogni utente composto dal suffisso pub- ed una serie di numeri.

Dopo aver ottenuto il codice AdSense, non resta che effettuare l’iscrizione ai siti Paid to Write. Alcuni consentono all’autore di ottenere il 100% dei guadagni AdSense (il che vorrà dire che verranno riconosciuti tutti i click ricevuti dai vostri articoli), ma la percentuale più diffusa si aggira intorno all’ 80%. Vi sono piattaforme tematiche, destinate quindi ad un unico argomento, mentre la maggior parte sono generaliste ed aperte a diverse tipologie di contributi. Bisogna fare attenzione anche ai tempi di revisione per evitare che una notizia possa diventare rapidamente obsoleta.

MondoInformatico.it è dedicato a Web e tecnologia, ma ha un’ottima visibilità. Le notizie infatti, sono spesso indicizzate da Google News. 80% di guadagno AdSense.

SocialPost.it, invece, ha un ampia scelta di argomenti, attualità, internet, cinema, gossip, etc, e garantisce tempi di revisione abbastanza brevi. In questo caso il guadagno AdSense è dell’ 80%.

NotizieFresche.it offre sempre l’80% dei guadagni AdSense, ed una vasta scelta di tematiche.

Paid To Write.com, invece, offre il 70% di guadagni AdSense.

In rete è facile trovare moltissimi altri siti che offrono lo stesso servizio, ma il principale difetto delle piattaforme meno conosciute è l’aspetto grafico e la poca visibilità. Il punto di forza dei Paid to Write è la possibilità di scegliere liberamente un argomento, senza vincoli ed ulteriori obblighi.  E’ importante puntare sulla quantità, ma senza perdere di vista la qualità: la retribuzione avviene in base alla visibilità e, quindi, anche sull’utilità dell’articolo. I contenuti duplicati, e quindi copiati, vengono fortemente penalizzati da Google. Se si ha un Blog, inoltre, può essere anche un’ottimo metodo per incrementare le visite al proprio sito. Per promuovere la visibilità del proprio articolo, i social network costituiscono un ottimo strumento. Difficile stabilire a priori quanto si guadagna, anche perchè alcuni argomenti sono molto più ricercati di altri.


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