Tempo è passato, esattamente cinque anni, da quando Vincenzo Bernazzoli, allora Presidente della Provincia di Parma solennemente dall'argine promise il ripristino del passaggio del torrente con la ricostruzione del "guado" di cemento di ormai dimenticata memoria. Da allora tanta acqua è passata sotto in ponti dello Stirone e, nel frattempo, lo Jutland si è saldamente collegato alla Scandinavia con un ponte di molti chilometri. Ma torniamo a noi, anzi torniamo al Guado Granella, dove questa mattina abbiamo fatto visita, visto che anche i Vandali in questi giorni l'hanno fatta. La galleria d'immagini documenta lo stato della "ciclopica opera" (ciclopica in quanto a sforzo burocratico di arrivare, quasi, alla fine).
Forse è un reperto trascinato dalla corrente e ricuperato, in ogni modo oggi è al
centro di uno spazio circondato da pietre. Domani forse proseguirà il suo viaggio.
Il guado nella sua interezza appare transitabile.
C'è chi è pronto a giurare che fu in questo luogo, in tempi remoti,
Sigerico attraversò il torrente nel suo viaggio verso Roma da Canterbury
Qualcosa ci rimanda alla vandalica visita. "Probabilmente il gesto è stato compiuto
nelle ore serali, quando non c'erano gli operai". Ammonisce argutamente la Gazzetta,
quasi a far pensare che sia stati gli impiegati.
Subito a valle si sta formando il "fondone" dove tuffarsi nudi, come una volta,
ma stiamo attenti non è più "una volta".
A parte gli scherzi, sarà necessario un guarda rail.
Barriere d'oggi, cartelli di ieri e dell'altro ieri a ricordarci
che siamo nel paese dei divieti a cui nessuno fa caso.