Recensione
- Etichetta: Ponderosa / Ipecac Records / Tannen Records
- Anno: 2014
Passati due anni da “2”, i tre Guano Padano (Alessandro “Asso” Stefana, Danilo Gallo, Zeno Rossi) ritornano sulla scena con i diciassette brani di Americana. Il disco, pubblicato da Ponderosa, Ipecac Records e Tannen Records, abbandona quasi completamente i lievi accenni orientali del precedente capitolo per tornare a concentrarsi con forza sulle atmosfere country/folk/tex mex delle origini.
Il mesto dischiudersi di The Hushed Universe fa da apripista all’assolato viaggiare della più distesa e ammiccante Pian Della Tortilla (a guidare è la chitarra), mentre la timida El Toro, esclusa qualche lieve fiammata, scorre fra leggere malinconie fino alle note della fragorosa My Banjo Dog (banjo e ottoni in primo piano).
Il raccontare di Dago Red, accompagnato dal leggero marciare delle melodie, sprofonda nella delicata nebbia di But Children Own The Stars Pt.01 e della successiva White Giant (tempi lenti, atmosfere dilatate), lasciando che a proseguire siano la rarefatta The Hollow Answer Of The Night e le chitarre fiammanti della ben più energica Flem’s Circus.
In contrapposizione con il precedente pezzo, My Town e il suo narrare, muovendosi su note leggere e piene di tranquillità, riportano la pace e la quiete, introducendo i tenui rumori di Station e il sapore morriconiano di Cacti (incrociato con l’elettronica).
But Children Own The Stars Pt.02, invece, tra pensierose note di pianoforte, introduce le pulsanti esplosioni di Better Than The Radio (leggermente sbilenche in alcuni momenti) e il morbido accarezzare della lieve e pacata The Seed And The Soil.
Il blues carnoso e scuro di Black Boy, infine, tra pianoforte, banjo e cupi ottoni, cede al pacifico e sognante muoversi della conclusiva The Fat Of The Land.
Con questo nuovo capitolo i Guano Padano si riconfermano una delle band folk/tex mex/strumentali più importanti dello stivale. I diciassette brani proposti (anche se a dire il vero molti di essi sono brevi intermezzi che arrivano a malapena al minuto di durata), tra ottime melodie e arrangiamenti curati, tengono alta l’attenzione dall’inizio alla fine. Se siete in vena di perdervi nel selvaggio west, questa è la colonna sonora di cui avete bisogno.
Tracklist:
01. The Hushed Universe
02. Pian Della Tortilla
03. El Toro
04. My Banjo Dog
05. Dago Red
06. But Children Own The Stars Pt.01
07. White Giant
08. The Hollow Answer Of The Night
09. Flem’s Circus
10. My Town
11. Station
12. Cacti
13. But Children Own The Stars Pt.02
14. Better Than The Radio
15. The Seed And The Soil
16. Black Boy
17. The Fat Of The Land
Line-up::
Alessandro Stefana
Danilo Gallo
Zeno De Rossi