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2014 : troviamo lo stesso Quill, ormai uomo, che, ascoltando una cassetta in un walkman, se ne va tranquillamente a spasso per un pianeta abbandonato alla ricerca di una gemma dai poteri particolari e che gli frutterà, almeno nelle sue intenzioni molti , molti soldi.
Ma non è il solo a volerci mettere le mani sopra.Anzi c'è un criminale, Ronan che la vuole usare per distruggere il pianeta Xandar e forse non solo quello.
Quill si allea col procione Rocket, mago della meccanica, frutto di un esperimento genetico non riuscito, con Gamora, con l'erculeo Drax che vuole vendicarsi di chi gli ha ucciso moglie e figlia e con Groot, l'uomo albero.
Con un occhio al bottino e uno alla salvezza del pianeta Xandar...
Guardiani della Galassia ( a proposito ma l'articolo determinativo nel titolo originale e in quello tradotto che fine ha fatto? Ah, l'itagliano e li 'nglese, sallo almeno!) è l'ennesimo parto della Marvel Comics che viene portato al cinema.
Fin dall'inizio però si ha una percezione diversa : se si respira nostalgia della fantascienza anni '80 nelle primissime sequenze è anche vero che i titoli di testa mettono subito in chiaro una cosa: questo film non si prende sul serio, ridendo di se stesso e ridendo assieme al pubblico.
Non si può non sorridere di fronte al balletto di Quill nelle pozzanghere usando a mo' di microfono delle schifose pantegane di un pianeta abbandonato o di fronte alle sue citazioni di Footloose.
Quindi niente supereroi con superproblemi, niente dilemmi esistenziali ma un gruppo di protagonisti , a cui Gunn riesce a dare sempre spazio adeguato in una narrazione ariosa e dal ritmo alacre, che sono il peggio della feccia da raccogliere sul fondale della galassia, ammesso che ne abbia uno.
E fanno simpatia, a pelle, appena li vedi: Quill , una specie di Han Solo ancora più cialtrone , venderebbe la nonna , se l'avesse , per diventare ricco, Gamora non vede l'ora di derubarlo ( altra sequenza esilarante all'inizio del film), Rocket farebbe fare un'indigestione di piombo caldo a chiunque gli si pari davanti, per il rancore mal represso che si porta dietro, Drax, che ha le forme muscolose del wrestler Bautista, è tanto pronto a menare le mani quanto refrattario a far lavorare il cervello.
E poi c'è Groot.
Ecco Groot merita un discorso a parte: all'inizio sembra un personaggio di alleggerimento, una sorta di aggiunta buffonesca alla compagnia ( un po' come Chewbecca in Guerre Stellari ma con molto meno pelo sulla groppa) ma poi rivela pian piano e inaspettatamente la sua poesia, la poesia di una natura capace sempre di ricrescere dalle proprie ceneri e più rigogliosa di prima.
Guardiani della Galassia non è il solito film Marvel fagocitato dagli effetti speciali che pur ci sono e sono anche molto importanti per il look avveniristico da dare al film ( parliamo pur sempre di una produzione da 170 milioni di dollari, mica bruscolini), ma viene giocato più sui personaggi e sulle battute di una sceneggiatura brillante , con dialoghi vivaci e abbondanza di one liner , cioè battute lapidarie di una riga al massimo che lasciano il segno.
Da parte sua Gunn, regista e cosceneggiatore assieme a Nicole Perlman, riesce a dare a tutti il giusto spazio, il giusto peso nella storia e soprattutto dosa in maniera mirabile le varie anime che vanno a comporre il film: fantascienza d'annata , dramma, commedia, action, avventura ecc ecc, c'è un po' di tutto in un film che ama non prendersi sul serio, come detto prima e cita a piene mani da un immaginario ben noto al grosso pubblico, da Guerre Stellari in avanti passando per il prison movie e per Total Recall, quello originale , però.
Guerre Stellari, il primo uscito al cinema quello del 1977, è la stella polare del film e viene rievocato in più di un'occasione facendo la felicità di noi fan nostalgici.
Guardiani della Galassia si candida sin da subito ad essere uno dei migliori film mai tratti da un fumetto Marvel, proprio per il suo essere diverso e per l'autoironia che gronda letteralmente da ogni sequenza.
E ci si affeziona dannatamente a quella banda di cialtroni, l'antitesi della pattuglia di supereroi invincibili.
Anche senza mai aver letto il fumetto e quindi ignorando il loro pregresso.
Insomma è il film di supereroi for dummies.
Visto il successo planetario ( ha incassato circa 800 milioni di dollari worldwide, di cui 330 milioni negli USA che lo fanno piazzare nettamente al primo posto nel 2014 ) si parla già di un seguito annunciato per il maggio del 2017.
PERCHE' SI : personaggi irresistibili, dialoghi brillanti, ironia sempre e comunque, ritmo alacre
PERCHE' NO : il cattivo è poco caratterizzato ma importa poco....
( VOTO : 8 / 10 )
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