Guardie carcerarie robot

No, non è il titolo di un film di fantascienza, è un programma sperimentale ideato dal Ministero della Giustizia nella Corea del Sud.

Una prigione di Pohang, Corea del Sud, sta per sostituire le guardie carcerarie con dei robot. I robot avrebbero il compito di sorvegliare i corridoi, specie in orario notturno, con la capacità di monitorare e rilevare attività insolite, e poter fare anche da canale di comunicazione tra i detenuti e le guardie carcerarie “umane”, qualora necessario.

I robot “non sono in alcun modo dei terminator”, precisano i dirigenti della sperimentazione: non hanno il compito di intervenire sui detenuti violenti. Piuttosto, il sistema è una sorta di evoluzione dei sistemi di  sicurezza a telecamere a circuito chiuso, ma con “molta più intelligenza”, dato che i robot non si limitano a riprendere ma fanno delle valutazioni. Inoltre, in caso di situazioni anomale, possono decidere di spostarsi per vedere meglio quello che sta succedendo, cosa che per una telecamera è impensabile.

La sperimentazione inizierà a marzo 2012