I conti della Rai sono quasi in pari, «il budget prevede una riduzione della perdita da 244 a 34 milioni. Dovremmo raggiungere il pareggio operativo a fine 2013 e il pareggio a livello di risultato netto nel 2014».
Lo spiega in una intervista al Corriere della Sera il direttore generale della tv pubblica Luigi Gubitosi, annunciando che la Rai assumerà «75 giovani giornalisti, alcuni dalla scuola di Perugia» ma ci sarà anche «un concorso nazionale e uno per i giornalisti che già lavorano in Rai, anche quelli con contratti atipici» e «anticiperemo di due anni il piano di stabilizzazione dei giornalisti precari», oltre all'assunzione di altri «200 giovani 200 per concorso con contratto di apprendistato, se troveremo un accordo con i sindacati».
Per farlo ci sono da un lato le uscite, «oggi sarà l'ultimo giorno di lavoro per circa 430 dipendenti che vanno in pensione» e «a fine 2013 saranno circa 600 per un risparmio di 60-70 milioni nell'arco del piano». Ma c'è anche l'attenzione alle spese: ad esempio «lo spot sul canone costò 2 milioni e mezzo nel 2006, quest'anno lavori analoghi solo 19 mila euro».
Il lavoro, ricorda, «è solo uno dei punti del nostro piano industriale che si articola in dodici cantieri che porteranno al rinnovamento radicale della Rai». Quanto ai palinsesti, «abbiamo contratti con volti noti da rispettare ma formule e contenuti cambiano» e «già da quest'estate sperimenteremo format nuovi e molti volti».
Quanto alla vicenda Minoli «per quanto mi riguarda è finita con la conclusione del suo contratto. Attacchi e pressioni su questo tema continueranno ad arrivare. Ma credo che per la Rai sia il momento di dire qualche no rispetto a quando diceva troppi sì. È un problema di valori». E sugli esposti di Brunetta all'Agcom per violazioni della par condicio, l'ad si limita ad osservare che «nella recente campagna elettorale nessuno ci ha accusato di squilibri politici. Tutta la Rai è impegnata a far rispettare il pluralismo».
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake