Se nell’anno nero della crisi Frida Giannini ci veste con collezioni che sono esplosioni di colore, per l’inverno prossimo il nero è di rigore. Il ritorno al nero non è simbolo dell’austerità pero, ma dell’eleganza che rimane con i piedi per terra: le stravaganze, quando ci sono, non si realizzano negli accostamenti di colore audaci ma nei tagli e nelle proporzioni di mantelle rubate al guardaroba maschile o nei lunghi abiti da sera e nelle loro trasparenze.
Il nero come investimento certo, che ci aiuta a capire chi siamo e da dove veniamo: non viaggia più la donna di Gucci, semmai ripiega sul solido investimento che è incarnato da borse da proporzioni ragionevoli e compassate, come quelle delle nostre nonne nel periodo post-bellico. Piacciono, rassicurano, perché sono familiari.
Le atmosfere dark inducono alla riflessione, alle politiche di rigore che ci aspettano: ma rigore non vuol dire certo rinunciare allo stile, ma semmai puntare sulla forza della propria personalità, che si intravede come la pelle nuda sotto le trasparenze, proposte sia per il giorno che per la sera.
Quando va alla ricerca del colore, Frida pesca nella palette classica del marchio – verde, bordeaux, sabbia. Ai piedi raffinati sabot open toe o stivali in cocco.
Se decor deve essere, che sia floreale ma quasi impercettibile: non le dimensioni ma i toni sono ridotti. Quando è tono su tono si trasforma in tessuti ad effetto damascato, in velluto.
Una collezione dimessa e sottotono? Non proprio. Le pietre, i punti luce si materializzano quando ne abbiamo più bisogno, per affrontare la notte senza perdere la bussola sul cammino dell’eleganza e dello chic. Ulteriore prova ne sono le giacche e le gonne a tubino fatte di piume: niente charleston, niente frivolezze, le piume – simbolo della leggerezza - sono quasi corazze, che proteggono, prima di ogni cosa, dall’anonimato.
Ancora una volta, Frida Giannini sa cosa vuole indossare la donna nella vita di tutti i giorni pur rimanendo fuori dal comune. La donna Gucci si distingue sempre, anche nell’austerity, perché il lusso non va urlato o ostentato ma ricercato come un faro nei periodi difficili.